Alessandro Massimilla presenta “Arrivano i Primini”

Alessandro Massimilla presenta “Arrivano i Primini”

Intervista con Alessandro Massimilla, autore del nuovo libro “Arrivano i primini” (Dragonfly edizioni).

Alessandro Massimilla è un giovane scrittore e attore calabrese, nato a Cosenza il 28/10/2001.
Studia giurisprudenza ed è un divoratore di libri. Giovanissimo, in piena pandemia, vince tre concorsi letterari: “Io resto a casa” bandito da Pellegrini Editore; “Lantivirus” bandito dalla Libreria Mondadori di Cosenza; “Cara Italia ti scrivo… letteratura ai tempi del Coronavirus”, i suoi testi come quelli degli altri vincitori sono stati inseriti nelle tre antologie frutto dei concorsi.

Nel 2021 autopubblica il suo primo libro “Ce la faremo! La pandemia giorno per giorno“, presentato a diversi eventi tra cui il Reading Festival della Lettura, una delle più importanti vetrine culturali in Presila ed in Calabria. Ha collaborato con giornali cartacei e online. È stato allievo della nota attrice Caterina Misasi ed ha preso parte ad una masterclass tenuta da Mariantonia Avati (figlia del regista Pupi Avati), attualmente studia presso l’accademia Arti Blu di Barbara Pasqua.
Nonostante l’età vanta ruoli e partecipazioni in cortometraggi, film, spettacoli teatrali e trasmissioni televisive note a livello regionale e nazionale, che hanno riscosso grande esito.

Di cosa parla il tuo ultimo libro, Alessandro?

Un gruppo di adolescenti al primo anno di superiori impara a districarsi tra professori esigenti, compagni più grandi ed esperienze da duri.
La vicenda si svolge tra banchi di scuola e casa dei genitori, catapultandoci in un passato che tutti, più o meno, abbiamo vissuto. Come non sorridere con nostalgia, poi, di fronte ai primi amori, alle prime liti con la fidanzatina di turno o con l’amico del cuore?

Perché aprire il primo capitolo parlando del risveglio?…


Perché con ciò ho voluto far capire a lettore che vi è un risveglio in una nuova vita scolastica, in una tappa fondamentale dell’adolescenza

La figura di Susanna quanto incide nella storia?


Bè, la figura di Susanna è importante, lo è in quanto funge da modello da non emulare a causa del suo essere snob. Consiglio al lettore di non distogliere lo sguardo e l’attenzione dalle pagine del romanzo perché, per quanto riguarda questo personaggio, vi sarà un risvolto.

La.figura della bidella, trauma o altro?


Trauma, ahahahahahah. Decisamente trauma.
Molti miei amici sono caduti nelle grinfie della collaboratrice scolastica che ricopriva gli strappi dei pantaloni con del nastro isolante.

La prima impressione con i prof…?


È un luogo comune. Per fortuna i professori e le professoresse valorizzano la preparazione e il miglioramento costante di un alunno, e non si basano su un solo anno di lavoro fatto bene.

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