Alfredo Maresti presenta il singolo “Da dietro il velo”

Alfredo Maresti  presenta il singolo “Da dietro il velo”

Dopo l’anteprima nazionale esclusiva su Tgcom24, il videoclip

Da dietro il velo, tratto dal concept album Ultimo D’Annunzio di Alfredo Marasti è disponibile per la visione sul canale YouTube dell’artista.


Il D’Annunzio più lirico e dolcemente seducente, dimenticato o decostruito in altri brani di
Ultimo D’Annunzio, riemerge a tratti nel brano Da dietro il velo, in cui il punto di vista è
quello di una Duse in apparenza più giovane rispetto a quella della tormentata storia con
Gabriele, qui interpretata da Sara Bertolucci.


La simbologia di questo terzo e ultimo video-racconto rimanda al romanzo Il fuoco, dove
Eleonora è associata a Persefone, all’Oltretomba e al mito del melograno.

Mangiandone incautamente i chicchi, Persefone è condannata a rimanere sei mesi all’anno al fianco di Ade, che l’ha catturata.


Eleonora/Persefone riemerge dunque dalle tenebre per tornare in vita solo
provvisoriamente, vagando di contesto in contesto come un fantasma mentre fa un
bilancio, tra luci e ombre, del rapporto tra lei e Gabriele.

Risvegliandosi in un Vittoriale abbandonato e divorato dal tempo, dove si intravedono i corpi mummificati di Gabriele e di un suo levriero, si ritrova quasi magicamente prima di fronte al lago di Garda (l’inquadratura è stata realizzata dalla cima della Rocca di Manerba), poi su una spiaggia che potrebbe essere quella di Marina di Pietrasanta, dove Gabriele scrisse per lei “La pioggia nel pineto”. Qui qualcuno, a tradimento, lascia cadere un chicco di melograno nel calice da cui lei sta bevendo; come avvelenata, Eleonora si accascia a terra solo per risvegliarsi, trasfigurata in ninfa, nelle vallette irreali di un Vittoriale ancora vivo e fiorente.
Si tratta dell’ennesima allucinazione: in realtà la “divina” Eleonora si trova su un palco,
dove recita all’infinito la scena della morte di Persefone, acclamata dal pubblico.
Il passaggio tra le varie dimensioni del video è suggerito dal ricorso, sperimentale, a
immagini girate all’infrarosso da Aldo Masini.
Il titolo del brano deriva dal busto velato che Gabriele stesso ha voluto fosse collocato
nell’Officina, lo studio in cui scriveva, unica stanza del Vittoriale illuminata a giorno.
Nonostante le vicende che li hanno separati e il carattere difficile di entrambi, Eleonora
rimane la metà più affine a Gabriele, musa e amante, disposta a incarnare in tutto e per
tutto le sue creazioni («Gli perdono tutto, perché ho amato!»); fantasma della memoria,
contempla la vecchiaia di Gabriele con un misto di acredine e dolcezza, vedendolo vittima
del tempo che passa, come fu lei stessa al tempo della loro storia d’amore. Nelle scene
finali Eleonora incontra finalmente Gabriele, trasfigurato in cane: è l’occasione per un
ultimo saluto, prima di rientrare nell’Ade.

Chi è Alfredo Maresti?


Cantautore, regista, scrittore e insegnante, Marasti vince nel 2006, con La luna e il ladro, il Premio Fabrizio De André nella categoria Miglior Interprete.
Nel 2013 vince Musicultura XXIV Ed. nella sezione Miglior testo con Canzone per Mario, dedicata allo scomparso Mario Monicelli.
Ha all’attivo L’Alternativa ( Autoprodotto, 2012), Lolita Moon ( 2018, produzione artistica di
Cassandra Raffaele), Altri tempi ( La Stanza Nascosta Records, 2020) e L’Assedio ( La Stanza Nascosta Records, 2021).

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