Martin Strippoli è il protagonista del mediometraggio “Anima in fuga” per la regia di Leonardo Ginefra e produzione cinematografica di Adriano Visaggio. Nel film, Martin Strippoli interpreta il ruolo di Pallock:
sedicenne scaltro e curioso che riesce, silenziosamente, ad aiutare il papà giornalista in un toccante caso di alcolismo fra ragazzi.
Il mediometraggio è tratto dal libro di Pietro Battipede, l’omonimo Anima in fuga. Si tratta di una commedia poliziesca per ragazzi. Tra gli attori presenti ricordiamo Mingo De Pasquale e Luigi Luper e Tony Sarcinella.
Ciao a tutti, sono Martin Strippoli e interpreto Marco ma tutti mi chiamano Pallock. Chi è Martin nella vita? Di sicuro è una persona fantasiosa, empatica e leale ma allo stesso tempo timido, poco intraprendente e indeciso.
Mi piacerebbe diventare attore a tempo pieno, ma per adesso non sono ancora riuscito a rendere la mia passione un lavoro. Spero che in futuro lo possa diventare, perché per me è una vera ragione di vita.
Per ora gli ostacoli che ho dovuto affrontare lungo il cammino per arrivare fin qui, sono stati diversi. In primis sono stati fisici: ho affrontato un problema alla mandibola che ha rappresentato un ostacolo per una dizione corretta e successivamente problemi di organizzazione, dovendo conciliare lo studio di attore con la scuola, più altri interessi, oltre che ovviamente la difficoltà dello studio della ortoepia(gli accenti).A chi inizia un percorso come il mio direi di non mollare mai: la passione e la dedizione devono fare da padrone.
Il mio rapporto con la vita è molto strano, penso che occorre dare la giusta importanza alle cose e non lamentarsi mai troppo dei problemi che abbiamo. Perchè sprecare tempo a lamentarsi? Meglio trovare una soluzione e se quella soluzione non c’è… allora non si può chiamare problema e quindi ha ancora meno senso lamentarsi di qualcosa che non ha una soluzione. E’ importante saper accettare la propria situazione, questo è quello che conta!
Io non credo di avere un vero e proprio idolo.Sicuramente ci sono molte persone per cui provo ammirazione e una di queste (Matthew McConaughey) con uno dei suoi discorsi mi ha fatto capire che devo puntare a diventare “l’idolo di me stesso”.
Come dice lui, questa cosa è irrealizzabile e non avrebbe nemmeno senso se lo fosse. Ognuno di noi deve puntare a migliorarsi sempre di più, giorno per giorno, senza mai smettere.
Ci sono molte cose che avrei voluto e voglio fare, come:doppiare il protagonista di un film andato al cinema
doppiare un cartone o un’opera a cui sono legato e di cui sono fan…
ma purtroppo queste cose non le ho ancora fatte ma mi impegnerò al massimo per riuscirci.
La mia citazione preferita è :” la vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare.”
L’ultima cosa che ho fatto, che è stata in realtà anche la prima: il mediometraggio Anima in fuga, ho avuto la possibilità di realizzarlo solo grazie alla fiducia che il regista mi ha donato. Sto parlando di Leonardo Ginefra, che mi ha affidato il ruolo del protagonista! Era la mia prima esperienza e spero di non aver deluso le sue aspettative.
La mia giornata tipo è simile a quella di molti altri studenti. Inizia inevitabilmente con la scuola e con lo studio, una volta svolti i compiti ritaglio del tempo per l’allenarmi nel doppiaggio e per rilassarmi dando sfogo alle mie altre passioni come: film, serie tv, fumetti e videogiochi.
Da piccolo ho sempre sognato di fare l’attore perché per me era il lavoro più completo e che mi permetteva di vivere più storie al di fuori della mia.
La cosa che amo di più del lavoro dell’attore è che devi essere sempre diverso da te stesso. Quindi per me è un modo per fuggire dalla realtà o far fuggire anche coloro che mi guarderanno o sentiranno, adoro far provare emozioni e far viaggiare le persone in mondi fantastici e aldilà del normale.
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