Carola Cestari presenta il suo ultimo libro GiallOscuro DragonFly edizioni

Carola Cestari presenta il suo ultimo libro GiallOscuro DragonFly edizioni

Carola Cestari nasce a Milano, città che lascia per trasferirsi prima a Treviso e in seguito, a Padova, dove si laurea in Statistica Economica. Durante l’università trascorre un anno a Glasgow, in Scozia.
Consegue poi un Master in Intercultural Competence and Management all’Università di Verona.
Per lavoro si trasferisce per tre anni a Torino e dal 2007 vive a Milano con la famiglia. Viaggia spesso, per lavoro e per passione. Ha iniziato a scrivere racconti e storie brevi nel 2018: da allora è stata premiata in più di quaranta concorsi letterari.
Il 16 maggio 2021 è stato pubblicato il primo romanzo poliziesco “Nero Catrame”.
Ama i gatti e gli orti sui balconi.


Carola Cestari in 3 pregi e 3 difetti…e se fossi un romanzo o un libro giallo quale saresti e perché?

Partiamo dai difetti: sono sempre di corsa, affaccendata in mille cose. Mi rendo conto che metto un po’ d’ansia a chi mi sta attorno. Un altro difetto è quello che cammino velocemente (ho scritto anche un racconto su questo), affaticando non poco chi passeggia con me. Infine, direi che non sono sempre ordinata, ma nel mio “disordine organizzato” non perdo mai nulla.

Passiamo ai pregi: in primis, credo nelle mie passioni e le perseguo, per quanto posso, nonostante le difficoltà. A ciò si collega quello che reputo un mio secondo pregio, cioè quello di arrendermi raramente. Infine, amo prendermi cura di piante e animali, perché tutto ciò che riguarda preservare la natura e l’ambiente, mi rende felice.

Parlando di libri, adoro Isaac Asimov, scrittore di gialli e fantascienza, che sono i generi che prediligo; quindi, uno qualsiasi dei suoi racconti andrebbe benissimo.

Ogni tuo racconto sembra voler trasmettere un messaggio… è così o altro?

“Corretto e lo si nota già dai titoli dei miei libri, che si contraddistinguono in genere, per giochi di parole o indizi su quanto verrà raccontato in seguito. Credo che uno dei privilegi (e nello stesso tempo dei compiti) di uno scrittore sia proprio quello di porre in luce tematiche rilevanti, che facciano riflettere il lettore e viaggiare con l’immaginazione.

Il Racconto “Alla finestra” ha due conclusioni diverse…Come mai?

“E’ ispirato a un famoso quadro di Edward Hopper in cui si scorge una donna affacciata a un davanzale. L’ho trovato uno spunto interessante per immaginare la scena che l’ha ispirata, anzi le possibili, diverse alternative che potevano averla generata. E ne ho descritte un paio, ma potevano esservene molte di più. Ciò mi ha insegnato che ogni qualvolta vediamo un’immagine o incontriamo una persona, abbiamo solo un’idea vaga di ciò che può essere successo poco prima.

Racconto 1 “Indovina chi viene a pranzo”. Anna e il professore: l’alunno supera il maestro? Più semplicemente chi la fa l’aspetti?

Direi che possono valere entrambe le ipotesi, in effetti. Talvolta, si sottovaluta chi si ha di fronte, per pregiudizi o per errate convinzioni di essere i migliori, i più bravi in un determinato campo. E’ quello che succede al protagonista di questo racconto, molto ego centrato, tanto da cadere lui stesso vittima della trappola che aveva costruito. Mi piace giocare con il lettore, dando talvolta indizi che alla fine del racconto, mostrano significati completamente diversi.

“Le vecchie scale di pietra”: La scelta del nome Clara è casuale? Come mai tra tante leggende proprio quella di Alboino?

Lo spunto mi è stato fornito dalle scale di pietra che esistono realmente a Feltre, in provincia di Belluno, una cittadina che adoro e che ho visitato spesso in gioventù. Attraverso le scale sembra letteralmente di entrare nella parte alta della città, vicino a delle mura antiche. Un posto d’altri tempi a tutti gli effetti, che conducevano proprio al Castello del conte Alboino. Il nome “Clara” è molto simile al mio, in quanto questo racconto parla della mia esperienza.

“Chiamata allo specchio”: Qui parliamo di vita, come si può sostituire un’altra persona, un invito a prendere la propria vita sul serio?

“Il tema che volevo sottolineare è quello che anche due persone simili, cresciute assieme, possono da adulte avere vite completamente diverse. E’ il caso dei due gemelli del racconto, che pur essendo fisicamente identici, hanno avuto esperienze e obiettivi dissimili, portandoli anche a valutare la vita in modo diversa. Senza fare spoiler, possiamo dire che la vita presenterà il conto a entrambi, anche per quanto riguarda la loro relazione fraterna.

Le vacanze nel racconto presentano una visione particolare, riconnettersi tra parenti e poi?

Direi anche riconnettersi con se stessi, riappropriarsi di spazi e tempi, di affetti e tempo dedicato alle cose importanti, a ciò che permette alla mente di vagare, di alimentarsi di sogni ed esperienze. Il tempo è una delle risorse più preziose, non si può sostituire con altro. Dovremmo essere grati e non sprecarlo.

Passeggiata autunnale: l’immagine della donna assorta rappresenta qualcosa in particolare?

“E’ una donna che deve prendere delle decisioni difficili, che si trova a interagire con un bambino come non le succedeva più da tempo. E i ricordi affiorano e fanno male, molto male. Quello non è il suo bambino, ma è un cucciolo in pericolo. Potrebbe non prendersene cura, voltarsi dall’altra parte e infischiarsene. In fondo, non si tratta della sua vita. Ma non ci riesce.

Moka nome del cane: scelta casuale solo dettata dal colore dell’animale o altro? Come mai proprio un husky?

Moka è il nome reale di uno dei miei 3 gatti, che in effetti è color caffè. Io adoro tutti gli animali, quindi non c’è una ragione particolare nell’indicarne uno o l’altro in questo racconto. In quasi tutti i miei scritti ci sono specie animali e vegetali, che sono protagonisti minori ma sempre rilevanti. Del resto, lo sono anche nella mia vita reale e quindi perché non riflettere questo concetto anche nella scrittura?

Gli uomini e i cani: bambini e cani…una immagine che nasce per dirci cosa?

I cani esprimono un amore incondizionato per i loro padroni e le relazioni che si stabiliscono tra cuccioli e animali ha qualcosa di magico, che va oltre le parole. Sono sentimenti profondi e sinceri. Per mia esperienza, credo che aiuti moltissimo la crescita armoniosa di un giovane, prendersi cura e interagire con un animale.

Per saperne di più sul libro GiallOscuro collegatevi sul sito della Dragonfly

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