“Cado giù” è il singolo d’esordio, dell’artista romano Claudio Battaglia, disponibile dal 29 aprile 2022 su tutte le piattaforme digitali e dal 06 maggio in rotazione radio e video, distribuito da (R)esisto.
Produzione artistica Michele Guberti (Massaga Produzioni), realizzato presso il Natural Headquarter Studio di Ferrara.
Così l’artista presenta il suo lavoro:
“Cado giù” nasce nel momento in cui mi accorgo che è finito il tempo di giocare a fare il grande, fine determinata dal non avere più tempo a disposizione perché, ormai, grande lo sono diventato. Tutto ciò che appariva un “in più” ora è dovere e questo trauma non lo supero ancora, per l’appunto, mi butta giù!Rabbia e delusione sono inevitabili protagoniste che mi sbattono in faccia la realtà, creando dolore nel momento dell’impatto.Tempo perso? Tempo andato, quel che è fatto è fatto… giusto o sbagliato torna sempre indietro a formare un bagaglio, esperienza. Perso e spaesato da false certezze che non trovo più. Vittimismo in un confronto “con un me” di ieri al quale ho fatto male e che cerca disperatamente un appiglio, una stazione d’arrivo sicura.
Claudio battaglia, Roma, classe 1989. Nasce e comincia a crescere al sorgere di un decennio surreale, dove i sogni contano, hanno la giusta importanza e niente è irrealizzabile.
La voglia irrefrenabile di suonare e fare musica lo contagia fin dai primi anni di vita… la prima volta che ha visto una chitarra è stato amore a prima vista. Ha cominciato col prendere lezioni ed in poco tempo è entrato a far parte dell’orchestra della scuola dal 2010… musica classica, numerosi concerti, esibizioni, ma non era quello che desiderava.
In quegli stessi anni, muove i primi passi con alcune band, mentre si accorge, influenzato dai grandi nomi del cantautorato italiano, che il bisogno era quello di scrivere e dar vita in musica a i pensieri, le gioie e i malumori dettati proprio da quella generazione che gli stava stretta.
Scrive, cresce e suona, tra il 2007 e il 2010, passo da band “rock/punk” a sposare progetti pop altrui, da chitarrista turnista fino al rap, per poi ritrovarsi in un vero e proprio blackout e dedicarmi a tutt’altro.
Nel 2013 si riaccende l’esigenza di ripartire con la realizzazione di un progetto nuovo, da solista, personale.
Così, l’alternarsi di produzioni realizzate da Emanuele D’onofrio noto producer romano nel mondo del rap, a quelle curate da Filippo Stefanelli compositore produttore e Maestro Collaboratore dell’Accademia di Santa Cecilia, che lo ha portato sui palchi di importanti contest musicali a livello nazionale, come nel 2019 all’Ariston in occasione delle finali di Sanremo Rock, più numerose esibizioni nei live-club di maggiore peso storico della capitale.