Davide Rossi presenta il libro “Storie di un numero” (Rossini editore)

Davide Rossi presenta il libro “Storie di un numero” (Rossini editore)

DI COSA PARLA IL LIBRO DI DAVIDE ROSSI?

Un numero non è fine a se stesso: ha un’esistenza, una storia, un inizio e una fine. Un numero può essere umano, vivere e morire. In una contemporaneità corrosa dalla malavita e dall’opportunismo, Kenny nasce in un piccolo stato africano, flagellato dalla povertà, messo in ginocchio dalla corruzione, dimenticato e disprezzato dagli stessi esseri viventi.

Condizioni disperate per chiunque abbia un minimo di misericordia per se stesso, difficilmente sopportabile per la sua natura estrema che si impone nella quotidianità sugli esseri viventi.

La sua infanzia la trascorre a osservare il mondo che gli ruota intorno, che ansima, grida, muore, violento e insensato.

Lui scruta, annota, studia e prova a conformarsi, ad adeguarsi alla realtà, che cruda e violenta si manifesta, investendolo senza freni: la sparizione del padre, il trasloco in un’altra zona, la morte della adorata zia, la presunta anormalità. A confortarlo e a salvarlo dalla solitudine c’è lo studio, i pensieri, vivaci e senza limiti, la curiosità verso l’ignoto e la natura.

Camaleonte decide di adattarsi, di vivere secondo i canoni imposti senza rischiare, coltivando un’irrazionale voglia di responsabilità. Ciò non lo salva dai suoi simili, spietati e potenti, che lo costringono a scappare via dalla sua terra, verso un ignoto chiamato Europa.

Un viaggio lungo e pericoloso, attraverso posti incantevoli abitati da personaggi senza scrupoli, poveri diavoli, disperati, dalla sopravvivenza e dalla morte.

Storie di tanti numeri uniti nella speranza di una resurrezione e dall’infame destino di rappresentare solo delle anonime cifre.

Un percorso lungo, attraverso deserto e mare, prigionia e amore, fra carcasse umane e di civiltà.

“TU” in tre pregi e tre difetti, hobbys e di cosa ti occupi.

Sono un autore, purtroppo al momento non è la mia occupazione. Cerco di metterci dedizione e impegno. Tento di assimilare il più possibile da ciò che mi circonda per restituirlo trasformato attraverso ciò che so fare meglio: scrivere. Amo l’arte nel complesso, sono molto curioso e riflessivo. I difetti: sono troppo entusiasta, per cui accetto quasi ogni proposta; poche volte, ma alle volte sono un perdi tempo; raramente irascibile.

Ho molti hobby,molti riguardano la sfera artistica, poi sport ecc.

Attualmente lavoro in un’azienda farmaceutica.

Il tuo rapporto con il tuo lavoro, ti piace quello che fai? Per te è una passione vera o ti sei adattato al contesto in cui vivi?

Ho un buon lavoro, che mi soddisfa e rispecchia i miei studi. La mia vera passione, però, è la scrittura. Cerco di nutrirla il più possibile, dedicandole il giusto spazio nell’arco della giornata.

Quali ostacoli, se ci sono stati, hai sperimentato durante il percorso e come li hai superati? Cosa diresti a chi comincia un percorso come il tuo. Quanto è stata importante per te la passione che hai messo in quello che stavi realizzando.

Gli ostacoli tendenzialmente sono sempre i soliti: disorientamento, entri in un mondo che non conosci e, di solito, uno cerca di farlo dalla porta principale, cercando di pubblicare un romanzo. Scoramento quando ci si rende conto che l’universo in cui si vuole entrare non è rose e fiori, ma c’è molto altro che brulica nel sottosuolo.

Il mio consiglio è quello di avere pazienza e magari rivolgersi ad altre persone con la stessa passione o a professionisti sul campo. Il web avvicina molto persone lontane e sconosciuti.

Il tuo rapporto con la vita, il tuo motto, le tue credenze.

Cerco di vivere nel migliore dei modi la giornata. Tendo ad essere ottimista, o comunque di proferire un sano realismo cercando di non sfociare mai nel pessimismo. La occupo, in base a lavoro, scrittura e attività fisica.

Non ho grandi credenze o motti ad accompagnarmi, solo il tentativo di emozionarmi quotidianamente.

Il tuo idolo, c’è qualcuno a cui ti ispiri per realizzare la tua vita?

Diciamo che Francesco Bianconi, il leader dei Baustelle è un personaggio guida.

Forse per la musica che scrive, per come scrive e sopratutto per come si pone.

Il libro, l’opera d’arte, o  la trasmissione televisiva/ radiofonica  (ecc…) più famosa che avresti voluto realizzare tu

Libro senza dubbio “Le regole dell’attrazione” di B.E.Ellis. E poi il film di Sorrentino “Le conseguenze dell’amore” bellissimo.

La tua citazione famosa preferita

Non credo di averne una. Parlando mi capita spesso di pronunciare “Tizio, Caio e Sempronio…”

Il tuo ultimo “successo”lavorativo, affettivo, quanto è il frutto della tua spontaneità ed esperienza e quanto invece è il risultato  di fattori esterni

La mia ultima opera, “Storia di un numero” è il risultato di una grossa ricerca sulla migrazione, i migranti e tutto ciò che ruota intorno, fatta nel 2018. Il clima politico di allora non ha fatto altro che agevolarmi e motivarmi per raccontare questa storia di speranza, attraverso un moderno on the road dall’Africa all’Europa, fra deserti e terroristi, amore e disperazione.

Prossimi eventi

Al momento mi sto dedicando alla produzione di altro materiale.

A breve, non so bene quando, ma fra non molto, uscirà il podcast “Storia di un numero – Appunti di viaggio di una migrante” tratto dal mio ultimo romanzo.

Conduco uno spazio mensile su una piccola ma bellissima web radio, Ameria Radio, dal titolo “Macerie” in cui svelo, attraverso le macerie che li hanno investiti le vite di alcuni personaggi famosi. E poi mi troverete qua e là con qualche mia poesia in qualche festival. Quelle saranno sorprese.

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