I Float Music, Anna e Stefano ci raccontano chi sono

Loro sono Anna Tagliabue e Stefano Maimone in arte formano i Float Music.In modo più specifico si tratta di un progetto musicale nato a Bologna nel 2018 che trae spunto dal mondo dell’elettronica per poi approdare a quello della musica acustica. I Float Music realizzano brani originali in cui armonie jazz si mescolano a testi e a melodie dal gusto più folk e pop.

“VOI” in tre pregi e tre difetti, hobbys e di cosa vi occupate.

Stefano: Siamo sinceri, pazienti, sognatori. Testardi, stacanovisti. Ci piace anche guardare film e serie televisive, andare in bici, leggere.
Anna: Procastinatori seriali. La musica è il nostro lavoro, il nostro hobby e la nostra più grande passione. Amo fare trekking e tutto quello che riguarda la natura.
Possiamo dirci fortunati perché al momento il nostro lavoro coincide con la nostra passione, la musica. Siamo entrambi insegnanti e performer. Quindi si, amiamo quello che facciamo. Però non è sempre facile. Bisogna anche imparare ad adattarsi al contesto in cui si vive, senza però perdere la propria identità, passione e i propri valori.

Quali ostacoli, se ci sono stati, avete sperimentato durante il percorso e come li avete superati? Cosa diresti a chi comincia un percorso come il vostro. Quanto è stata importante per voi la passione che avete messo in quello che stavate realizzando?

Di ostacoli se ne incontrano tanti, sia interni che esterni. La passione è fondamentale. Pensiamo sia così per qualunque lavoro. La passione per quello che si fa è il motore per superare certe difficoltà; senza è più facile scoraggiarsi e lasciarsi andare.

Il vostro rapporto con la vita, il vostro motto, le vostre credenze.

Anna: In maniera diversa siamo entrambi due amanti delle cose semplici e pratiche. Non ci piacciono troppo i fronzoli e girare intorno alle cose. Ci piacciono le cose dirette o per lo meno sincere. Inoltre pensiamo che il lavoro e l’impegno siano fondamentali per essere felici e soddisfatti della propria vita. Mettere se stessi in tutto quello che si fa è il nostro motto.

Il vostro idolo, c’è qualcuno a cui vi ispirate per realizzare la vostra vita?

A livello musicale sicuramente ci sono tantissimi artisti ed artiste che costantemente ci ispirano. Per il resto le persone che fanno parte delle nostre vite sono probabilmente la nostra fonte di ispirazione più grande.

Il libro, l’opera d’arte, o la trasmissione televisiva/ radiofonica (ecc…) più famosa che avreste voluto realizzare voi

Stefano: Star Wars

Anna: Harry Potter

La vostra citazione famosa preferita

Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo

Il vostro ultimo “successo” lavorativo, affettivo, quanto è il frutto della vostra spontaneità ed esperienza e quanto invece è il risultato di fattori esterni?

50 e 50 . Per qualunque successo ottenuto, grande o piccolo che sia, sono sempre stati fondamentali entrambi gli aspetti. Dalla spontaneità nasce pian piano l’esperienza; da questa spinta iniziale sicuramente si smuove anche qualche fattore esterno che ti può portare qualcosa nel breve o nel lungo termine.

Come è la vostra giornata tipo?

Stefano: mi alzo prima di solito e preparo la colazione anche per Anna, musica classica di sottofondo e lettura veloce delle ultime news. Poi dalle 9.30 alle 12.30 studio vario (strumento arrangiamento, prove) pranzo cucino io (spesso) caffettino con cioccolatino e poi ad insegnare fino la sera. Cena (cucina Anna) e serata con filmettino, prove band, pub, giochi da tavolo.

Trovate il tempo per rilassarvi?

Come per molti, è difficile trovare dei momenti vuoti in cui rilassarsi. Per cui devi crearteli da te e tenerteli stretti. A noi piace staccare la spina con qualche gita, viaggio oppure con qualche serie televisiva. Siamo dei grandi fan dei polizieschi Nord Europei.

I vostri sogni da piccoli?

Anna: Io sognavo di lavorare con gli animali.

Stefano: di fare il veterinario o il boscaiolo

Cosa vi piace di più del lavoro che fate?

Il contatto che ti porta, volente o nolente, a cercare. Contatto con te stesso/a e contatto con gli altri.
E poi la possibilità di viaggiare e conoscere persone nuove ovunque.