I Mombao presentano il loro ultimo singolo Essaiere

I Mombao presentano il loro ultimo singolo Essaiere
Mombao

 Essaiereè l’ultimo singolo dei Mombao pubblicato a marzo 2021.

I Mombao sono un atipico duo di Milano formato da Damon Arabsolgar (Pashmak) e Anselmo Luisi (Le Luci Della Centrale Elettrica, ha collaborato anche con Selton, Giovanni Falzone, Virtuosi del Carso)

I Mombao hanno dato vita ad un progetto a metà fra una performance e un concerto: i due performer mescolano canzoni inedite in diverse lingue a canti popolari provenienti da diverse culture riarrangiati in chiave rock elettronica.


La performance dei Mombao avviene al centro della sala, con i due musicisti coperti di argilla e body paint, circondati dal pubblico.

Cosa rende i Mombao unici?

La radice popolare del progetto permette ai Mombao di avere un carattere transterritoriale e di avere presa anche su culture diverse

La performance che ne consegue è un rituale mistico in chiave rock/elettronica in cui il pubblico viene coinvolto e trascinato per passare da uno stato di grande concentrazione e ascolto ad un ballo liberatorio. 

E’ un duo già ben affermato nella scena underground, il loro mondo mescola il rock con la musica elettronica e le melodie tradizionali.

Una sorta di rito capace di risvegliare sentimenti primordiali e sconosciuti, che ricorda i canti popolari Yoruba Nigeriani.

Come nasce Essaiere?

Essaiere è un canto che è stato insegnato ad Anselmo durante un laboratorio di body percussion: quello che ci affascina di questo canto popolare è che può essere compreso da chiunque, anche se non si capisce il significato del testo.

Per questo motivo l’abbiamo preso “in prestito”. Per filtrarlo attraverso la nostra interpretazione e il nostro gusto e per riproporre questo canto in un contesto completamente diverso.

Oltre ai synth e alla batteria, nella parte centrale ci sono i qraqreb suonati da Damon.

Sono delle grosse nacchere di ferro e sono un strumento tradizionale marocchino usato nella Gnawa, un tipo di musica originariamente eseguita nei rituali sufi con scopi spirituali e curativi.

Quando siamo stati in tour in Marocco abbiamo avuto la fortuna e l’onore di suonare assieme al Mahlehm Abdellah El Gourd ed alla comunità Gnawa di Tangeri.

E’ stata un’esperienza che ci ha segnato profondamente, quindi usare in questa canzone i qraqreb (che sono stati proprio presi da loro a Tangeri) ci è sembrato un modo per omaggiare anche la loro musica e la loro comunità.
Essaiere è stato registrato al SuperMoon Studio (studio di registrazione e produzione di Belize, Angelica, Il Triangolo etc) e co-prodotto da Giacomo Carlone.

I Mombao alle spalle hanno  diversi tour in Italia (Jazz MI, il Solito festival Ferrara, Campo Marzo Festival Vicenza, Trieste Estate, Torrione Jazz Club Ferrara, ecc), e due tour in Germania.

I Mombao hanno portato la loro musica nei Balcani (Slovenia, Croazia, Serbia, Kosovo, Bosnia), e in Marocco (tour organizzato dall’ American Language Center grazie alla collaborazione con Victor Herrero, chitarrista di Vinicio Capossela e Josephine Foster).

Sono stati selezionati tra le band vincitrici della “Call Artisti 2020” da Italia Music Export – SIAE che avrebbe dovuto finanziare il loro tour in India e Nepal in marzo 2020, organizzato assieme a We all should play.

Mombao hanno già pubblicato un EP, hanno all’attivo quattro residenze artistiche (Ateliersi Bologna, BRACT – Elba del Vicino, Fienile Fluò Bologna, Metaforte Jesolo) e sono stati selezionati per la residenza Milano Mediterranea che si terrà in primavera 2021.

Hanno composto e registrato la colonna sonora de “Gli Indocili”, documentario di Ana Shametaj sulla compagnia di teatro sperimentale Teatro Valdoca, prodotto da RAI Cinema e UBU libri.

Il documentario è stato vincitore del premio Asolo Film Festival ed è stato presentato al Locarno Film Festival, Trieste Film Festival; sarà prossimamente presentato al FIFA di Montreal.

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Buio, un cerchio di persone, due epicentri sonori. Damon taglia il silenzio con una voce affilata. Anselmo la raddoppia e inizia a pestare la batteria, alla quale si aggiunge una linea di synth ipnotica. Intorno, nessuno riesce a rimanere immobile.

Dopo averli sentiti succede qualcosa dentro ogni ascoltatore.

Inconsciamente si capisce che quella a cui si è assistito era una vera esperienza musicale. Lontanissima dai concerti a cui siamo abituati, in cui osserviamo a distanza i musicisti.    

I suoni non rispettano alcun confine, questo i Mombao lo sanno benissimo e lo fanno sentire nei loro live che sono rito e contaminazione tra musica e cerimonia.

Il “Mediterraneo blues” trattato da Ian Chambers è una mezcla di generi musicali e la colonna sonora nelle metropoli del sud del mondo. Da Marracash o Trieste passando per Napoli e Marsiglia; luoghi in cui non esiste distinzione tra musiche autentiche e musiche importate.     

La spedizione navale dei Mombao, che immagino su una zattera che viaggia a vela ed energia solare, ha toccato svariati porti; a questi due incredibili musicisti non serve visitare la città
. Gli basta frequentare le zone limitrofe al porto, ascoltare una canzone, farla propria e poi ripartire, prima che un legame che possa trattenerli. 

Bisogna abbandonare ogni tentativo di distinguere ciò che è culturalmente “nostro” dal “loro” . capire che i suoni vengono tradotti e trasformati, registrando nuove vie dei canti e nuove storie.  
 
I Mombao sono questo tipo di esploratori e non possiamo che augurargli un buon viaggio e buona fortun
. che trovino tanti tesori per noi e che ce li restituiscano a loro modo. Noi staremo sempre a sentirli, al buio, in cerchio, a ballare attorno a due epicentri sonori che diventano una cosa sola.

(Paolo Cerruto)

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