I Pendolari Roma Cassino si raccontano

“VOI” I Pendolari Roma Cassino…Chi siete?


ALFIO: Bè sicuramente la bellezza è il nostro punto di forza! No, a parte gli scherzi, io sono architetto ma ho mille passioni, dal teatro alla scrittura, dalla fotografia a, appunto, alla
canzone.
GIOVANNI: Io sono un Social Media Manager. Se dovessi scegliere dei nostri 3 pregi e 3
difetti…
ALFIO: Mia madre direbbe “altruisti, disponibili e colti” e per quanto riguarda idifetti
“permalosi, lunatici e pessimisti”.
GIOVANNI: Sui difetti tua madre ci ha c’entrato a pieno, sui pregi avrei qualche dubbio!

Il vostro rapporto con il lavoro…


ALFIO: Ho sempre fatto ciò che volevo, spaziato in tutte le arti anche con buoni risultati. Alla fine è sempre quello che ho voluto fare. L’artista.


Cosa direste a chi comincia un percorso come il vostro. Motto, credenze…


ALFIO: Sembrerà banale ma io dico sempre “volere è potere”. Vuoi cantare? Canta, anche se sei stonato. Vuoi dipingere? Dipingi, pian piano imparerai o creerai un tuo stile!
GIOVANNI: Problemi non ne abbiamo mai trovato, anche perché quando vuoi arrivare ad un obbiettivo ci arrivi se ci credi fervamente. Diremmo ai giovani: credeteci!

ALFIO: Credenze: ho comprato da poco BESTÅ dell’Ikea. Mi trovo bene. Il rapporto con la vita è un po’ così, ma cosa si vuol pretendere da un rapporto iniziato su TINDER. Il mio motto invece: cerca di strappare sempre un sorriso.
GIOVANNI: Io sinceramente dopo questo trash evito di rispondere. (ride)

Il vostro idolo, c’è qualcuno a cui vi ispirate per realizzare la vostra vita? Avete libri/trasmissioni /opere d’arte che amate…Citazione?

GIOVANNI: Ovviamente essendo due persone diverse abbiamo idoli e persone a cui ci
ispiriamo completamente diversi. Io ad esempio adoro John Petrucci, i Dream Theater, i
Sonata Arctica, gli Stratovarius e tutto ciò che è progressive metal..
ALFIO: Tutto l’opposto che ascolta lui è ciò che ascolto io!


ALFIO: Oddio… ci sono un paio di cazoni che reputo dei capolavori e che tanto avrei voluto
scrivere io. “Cuore” di Clavdio e “Tutto quello che un uomo” di Sergio Cammariere.
GIOVANNI: “Another Day” dei Dream Theater.

GIOVANNI: Penso che su questa siamo palesemente d’accordo: “Si oggi me vedi distratto, nun
ce fa caso perché… come se dice, no… ehm… Nun me va de fà ‘n cazzo!”
ALFIO: Grande citazione da Boris.
 Il vostro ultimo “successo” lavorativo, affettivo, quanto è il frutto della tua
spontaneità ed esperienza e quanto invece è il risultato di fattori esterni
ALFIO: Diciamo che ogni risultato sia nella vita privata che lavorativa non è mai stata
influenzata da nessuno e soprattutto siamo sempre stati noi stessi.
GIOVANNI: La spontaneità va su tutto. Un po’ come il nero.

Come è la vostra giornata tipo?


GIOVANNI: Lavoro, casa, lavoro, casa.
ALFIO: Detta così è ansiosa come cosa, ma effettivamente vale anche per me. Però ogni tanto ci si vede, si beve qualcosa, si ride e si buttano idee per nuovi brani.

Trovate il tempo per rilassarvi?


ALFIO: Quello per forza, anche se in determinati periodi può risultare un po’ più difficile.
 Cosa sognavi da piccolo?
ALFIO: Come dicevo sempre da bambino “i cartoni animati della Disney”
GIOVANNI: Ma no! Hai toppato! Qui dovevamo citare Grand Hotel dicendo “Volevo fare il
fotomodello dei fotoromanzi di Grand Hotel”!
ALFIO: Ritratto!

Mantra quotidiano?


ALFIO: Sorridi e fai sorridere.
GIOVANNI: Sorridi e fai finta di niente.

Contatti:


GIOVANNI: Potete trovarci su Instagram come @prc_indie su YouTube e Spotify come
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