Intervista alla band: la Chance su Marte

Intervista alla band: la Chance su Marte
La chance su Marte

“VOI” in tre pregi e tre difetti, hobbys e di cosa vi occupate.

Determinati, cordiali e resilienti, testardi, pignoli e marchigiani.

Siamo cinque ragazzi di 26 anni e ci conosciamo da più di 10. Ognuno di noi ha il suo percorso e la propria vita personale, ma la musica ci riunisce sempre e ci fa sognare.

Il vostro rapporto con il lavoro, vi piace quello che fate? Per voi è una passione vera o ti sei adattato al contesto in cui vivete?

Il nostro lavoro purtroppo ancora non può essere solo questo, ma sicuramente la nostra passione è vera ed è questo che ci accomuna e ci da la forza di andare avanti e cercare di fare questa passione il nostro lavoro.

Quali ostacoli, se ci sono stati, avete sperimentato durante il percorso e come li avete superati? Cosa diresti a chi comincia un percorso come il vostro? Quanto è stata importante per voi la passione che avete messo in quello che stavate realizzando?

Gli ostacoli ci sono stati, ci sono e ce ne saranno sempre, ma la forza che ci accomuna è quella resilienza che si fa più forte quando siamo in gruppo e ci consente di andare sempre avanti, di superare i limiti e di non accontentarci mai.  A chi comincia ora a fare musica dico che è la cosa più bella del mondo, ma che spesso viene rovinata da molte altre cose e persone esterne; quindi, consiglio di circondarsi di persone che amano la musica e che sanno cosa vuol dire fare musica. La passione è stata determinate e ci ha sempre accompagnato fin dall’inizio, senza quella e senza la forza del gruppo non saremo riusciti a continuare questo percorso.

Il tuo rapporto con la vita, il tuo motto, le tue credenze.

Il mio rapporto con la vita diciamo che è abbastanza conflittuale, ma io amo la vita e amo amare; quindi, mi reputo una persona con alti e bassi, ma sempre col sorriso anche durante le difficoltà. Il mio motto principale è quello di amare e lasciare amare e che nella vita preferisco avere più rimorsi che rimpianti.

Il tuo idolo, c’è qualcuno a cui ti ispiri per realizzare la tua vita?

Il mio idolo musicale diciamo che è Fabrizio De André, per come ha portato la poesia e il messaggio vero e diretto in musica.

Il libro, l’opera d’arte, o  la trasmissione televisiva/ radiofonica  (ecc…) più famosa che avresti voluto realizzare tu.

Harry Potter

La tua citazione famosa preferita.

Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.

Il tuo ultimo “successo” lavorativo, affettivo, quanto è il frutto della tua spontaneità ed esperienza e quanto invece è il risultato di fattori esterni?

Diciamo che nella vita si sa ci vuole anche fortuna, essere al momento giusto nel posto giusto, ma per essere in quel posto in quell’istante non devi aver mai dubitato di te, non devi mai esserti arreso e aver continuato a perseverare, perché è grazie agli errori e ai sacrifici che si arriva al successo.

Come è la tua giornata tipo?

Mi sveglio circa alle 8.30 poi si a va al lavoro, si pranza a lavoro poi si va in palestra poi ci si riposa, poi la sera si esce con gli altri a bere e fare musica.

Trovi il tempo per rilassarti?

Si è fondamentale riposarsi perché ti consente di recuperare e fare sempre meglio il giorno dopo.

Cosa sognavi da piccolo?

Sognavo uno stadio pieno che cantava le mie canzoni a squarciagola.

Cosa ti piace di più del lavoro che fai?

La libertà di espressione, e il fatto che non ci sia una regola per fare musica, è pura poesia ed espressione.

Qual è il tuo mantra quotidiano?

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