Luca Laruccia e il singolo ” Penelope”. Di cosa parla?

Luca Laruccia e il singolo ” Penelope”. Di cosa parla?

Dopo il brano “Amore Discount” uscito a giugno 2021 Luca Laruccia in arte Radiosuoff, torna con un altro singolo intitolato ” Penelope”.

Cosa rende questa canzone così magnetica? Scopriamolo insieme!

le tue colpe da perdonare e le bugie da giustificare…” Si apre con questi versi poco dopo l’inizio della canzone il testo di ” Penelope” l ultimo singolo di Luca Laruccia…
Una canzone che sa emozionare, e che ha più il sapore di una lezione di vita messa in note più che di un ritornello da urlare a sguarciagola in macchina il sabato sera con gli amici…

Ma si sà, la magia che Luca Laruccia sa regalarci non è fatta solo di parole evocative bensì anche da quel giusto mix di suoni sussurrati, bisbigliati che affascinano gli animi più sensibili che una volta fatto play sul singolo su Spotify, YouTube,ecc… probabilmente alzeranno il volume proprio in quella parte di canzone…

L’espressione “I compromessi generati dagli opposti” lascia intendere che l’amore o la relazione di cui parla l’artista è fondata su una finta armonia… Una stabilità incerta.

Luca Laruccia, Penelope

Una dissonanza aleggia nell’aria fin quando non arriva la consapevolezza che ci si è illusi. La relazione di cui parla è tossica…e costruita su convinzioni limitanti che “ci hanno sempre ingannato” rispetto a chi abbiamo davanti.

Dinamiche familiari per quanti si innamorano dell’idea che ci siamo fatti di qualcuno, salvo poi dover ammettere di essersi sbagliati. “Ho ucciso Penelope con un colpo in testa, ho ucciso Penelope l’ ira funesta”… La rabbia per aver amato una persona che abbiamo dipinto “perfetta” solo nella nostra testa e che nella concretezza non lo è, non può che “svegliarci” dallo stato di torpore in cui ci troviamo.

Come canta Laruccia, cadiamo “dall’amaca” e strappiamo via il vestito, il velo, quelle bende che indossiamo solo quando siamo innamorati. Eppure quel “sogno finito che ho ucciso” è tanto doloroso quanto liberatorio … Quante volte avete cercato nelle parole degli altri una verità che non è mai arrivata?

Quando cadi dall’amaca ti accorgi della verità: “tu che dici che dovrei cambiare invece è solo una scusa per andare via”. Quando l’amore è troppo ragionato non promette buone notizie ma la buona novella sta nella recuperata capacità risolutiva di aver imparato a scegliere con equilibrio chi volere accanto, “con una calma serafica “.

Dunque Penelope non è una donna fisica ma riassume tutte quelle volte in cui abbiamo proiettato nella nostra testa, sull’altro, il nostro modo di vederlo scambiandolo per amore… Salvo poi accorgerci che “come la cera di una candela” era destinato a sciogliersi.


Se la canzone fosse un quadro probabilmente evocherebbe “L’urlo” del Munch… Il ritornello infatti è la parte della canzone dalle note più alte, quasi un grido di dolore dettato dalla chiarezza di non avere più dubbi su cosa fare.

Il brano affascina anche per le note dolci presenti nella chiusa sul finale e in apertura, che coccolano come una ninna nanna l’ascoltatore.

Un brano, quello di Luca Laruccia, consigliato a tutti ma sicuramente a chi ama il genere “Articolo31”. L’ascoltatore sarà piacevolmente sorpreso dal finale interpretato da Alessandro Carbonara, (amico fraterno e collaboratore di Luca Laruccia) , che da ulteriore dinamicità al pezzo

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