“TU” in tre pregi e tre difetti, hobbys e di cosa ti occupi.
Se devo definirmi posso dire di essere un buon ascoltatore, estroverso e molto presente per chi mi sta accanto; dall’altro lato, sono chiacchierone (se si può definire difetto!), alle volte polemico e pigro in determinate situazioni. Cercando di evitare la noia, ho molti hobbys tra cui suonare la tastiera e cantare in via del tutto amatoriale, ballare Lindy Hop, cioè sulla musica swing, nonché esprimermi attraverso la poesia. Lavorativamente, sono in una PA nell’ambito della vigilanza.
Il tuo rapporto con il tuo lavoro, ti piace quello che fai? Per te è una passione vera o ti sei adattato al contesto in cui vivi?
Ho partecipato al concorso anche per motivi di necessità, ma una volta dentro ho scoperto che del mio lavoro ci sono molti lati che mi piacciono di cui faccio tesoro ogni giorno e che poi incanalo anche in altri ambiti della mia quotidianità.
Quali ostacoli, se ci sono stati, hai sperimentato durante il percorso e come li hai superati? Cosa diresti a chi comincia un percorso come il tuo. Quanto è stata importante per te la passione che hai messo in quello che stavi realizzando.
La mia poesia nasce da un bisogno intimo di espressione e confronto con me stesso, non è legata a bisogni di pubblicazione. Gli ostacoli nascono nel momento in cui si decide di selezionare i versi che possono essere pubblicati: la parte difficile è avere la fortuna di trovare un buon editore che sappia ascoltarti e supportarti. Per fortuna a me è successo di trovare nella Wip Edizioni di Stefano Ruocco, Saba de Ruvo e nel loro collaboratore, Alessandro Lattarulo, preziosi compagni editoriali e non solo.
Il tuo rapporto con la vita, il tuo motto, le tue credenze.
Visualizza questo post su Instagram
Ritengo di essere una persona curiosa, in cerca di stimoli nuovi, veri e concreti. Anche se, paradossalmente, a volte mi fa paura, cerco di accogliere e cogliere quello che la vita mi dona, anche se all’inizio può essere incomprensibile. Infatti, cerco di applicare in ogni ambito il motto “un passo alla volta” per costruire qualcosa di solido e, spero, bello.
Il tuo idolo, c’è qualcuno a cui ti ispiri per realizzare la tua vita?
Non ho un principale punto di riferimento, un idolo da cui traggo aspirazione. Più che altro, osservo vari personaggi e ciò che sono riusciti a fare con il loro talento, i loro messaggi e la loro vita. Possono essere persone a me vicine nella quotidianità o anche artisti, cantanti e scrittori: il tentativo è cogliere il lato costruttivo che essi possono offrire.
Il libro, l’opera d’arte, o la trasmissione televisiva/ radiofonica (ecc…) più famosa che avresti voluto realizzare tu
Può sembrare una domanda semplice ma non lo è. Di sicuro, avrei voluto realizzare un programma di varietà, radio o tv non importa. Sull’esempio di alcuni intrattenitori a tutto tondo, penso, per il periodo attuale, ai programmi tv o radio di Arbore, di Fiorello, di Lillo e Greg, per citarne alcuni. Onestamente avrei voluto scrivere alcuni testi di Battisti-Mogol, di Renato Zero e Lucio Dalla.
Citazione preferita
“Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono…per questo si chiama presente!” del Maestro Oogway, direttamente da Kung Fu Panda.
Il tuo ultimo “successo” lavorativo, affettivo, quanto è il frutto della tua spontaneità ed esperienza e quanto invece è il risultato di fattori esterni
La mia ultima raccolta di poesie “Playlist” edito da Wip Edizioni nasce da un accordo di fattori, anche in antitesi tra di loro. Infatti la composizione delle poesie avviene spontaneamente, quindi è del tutto istintiva, mentre la scelta dei versi da inserire nella raccolta e la realizzazione generale del libro nasce da un lavoro razionale opposta alla spontaneità. Lo sforzo è stato di non tradire la naturalezza dei versi, rispettando la loro freschezza.
Come è la tua giornata tipo?
Diciamo intensa… scherzi a parte scandita soprattutto dagli impegni lavorativi e familiari.
Trovi il tempo per rilassarti?
Ritengo necessario trovare del tempo per rilassarmi che non significa rimanere sul divano ad oziare (ovviamente se si può, è ben accetto!), ma anche fare attività che mi facciano staccare dallo stress e dalla routine quotidiana. Di solito riesco nella mia ricerca.
Cosa sognavi da piccolo?
Da piccolo proprio sognavo di fare il presentatore, lo showman, poi, con la scuola, l’archeologo.
Cosa ti piace di più del lavoro che fai?
Del mio lavoro quotidiano, mi piace il contatto e il confronto con il pubblico. Sono degli elementi che cerco anche nell’attività poetica, soprattutto durante le presentazioni o lo scambio di opinioni su alcuni versi o idee miei o altrui.
Qual è il tuo mantra quotidiano?
Spesso mi ripeto e ripeto agli altri “Stiamo calmi!”, che non significa stare fermi ma osservare bene le cose, le situazioni che accadono, anche le più irruente, e cercare di gestirle al meglio, senza ansia o risposte troppo impulsive.
Prossimi eventi
Dopo la pubblicazione di “Playlist” e la prima presentazione su Bari, mi sto dando un po’ di tempo per metabolizzare tutto e, anche, godere dei passi e dei risultati ottenuti fin qui. Sicuramente, nel prossimo futuro potrei organizzarne una seconda presentazione.
Invito a quanti si siano incuriositi a visitare la mia pagina Instagram: la trovate a mio nome, Onofrio Capurso
DI COSA PARLA PLAYLIST
“Le parole sono di chi legge”, appartengono al lettore, anche correndo il rischio che il loro senso più profondo e autentico venga travisato. Onofrio Capurso, come tutti i poeti, appare sospeso tra l’autenticità del proprio dono e quella sottile gelosia che si aggrappa a versi sentiti come propri, unici, talmente intimi da essere squadernati per rimirarsi in essi con un filo di narcisismo. La “marea placida della sera” si estende fino “ai confini dell’alba”, volteggiando tra stelle e panorami dalle tinte pastello, che narrano l’oggi con il rispetto e la devozione dovuta al “sacro” che ancora trasmettono “gli avi”. L’amore però annichilisce ogni memoria, proietta inevitabilmente verso il futuro e la distanza tra due corpi e due cuori che si cercano è misurata dalle braccia che avvolgono l’altro o l’altra. La vita, d’altronde, è amore allo stato puro, che genera quella bellezza. In sua assenza si svuota di tutto, come un’agenda di lavoro priva di appuntamenti.
Onofrio Capurso è nato a Bari nel 1987. Ha frequentato l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, laureandosi nel 2013 in Lettere, corso specialistico di “Filologia Moderna”.
A gennaio 2018 ha pubblicato il suo primo libro di poesie, Stagioni (Wip, Bari) e a settembre 2019 Abissi e profondità (Wip, Bari). Con varie poesie ha partecipato a concorsi letterari nazionali e internazionali, ottenendo alcuni riconoscimenti.
In particolare Disoccupazione (in Stagioni) è rientrata tra i sessanta Finalisti del V Concorso del “CET” (Scuola autori di Mogol); Gesti inattesi ha ottenuto l’Attestato di merito al 10° Concorso nazionale “Poesie d’amore” dell’Associazione Letteraria Italiana “Penna d’Autore”; Camminiamo, un sogno è stata scritta durante la gara d’improvvisazione della “Notte bianca della poesia 2019” di Giovinazzo (Bari), vincendo il Premio del pubblico; infine Mani sporche, nel 2018, ha ricevuto una Segnalazione di merito al Concorso “Poesia, prova e arti figurative” dell’Accademia Internazionale “Il Convivio”. “Camminavo lungo una via” all’interno di questa raccolta ha ricevuto la menzione di merito al 14° Concorso nazionale “Poesie d’Amore” nel 2024.
- INTERVISTA ALL’ARTISTA ENRICO BRION
- DEFINITIVE OASIS. LA BIOGRAFIA COMPLETA DAL 7 NOVEMBRE.
- Onofrio Capurso presenta il libro “Playlist”(WIP EDIZIONI)
- Marea presenta il brano “Occhi grigi”
- Mariapia De Simone – Zanzarita Orchestra-