Professione call center ep. 1

Professione call center ep. 1

“Qui si dorme, qui non si produce, servono contratti!”

Questa era la frase più gettonata, pronunciata dai suoi team leader, nell’ultimo mese nel call center in cui Iris lavorava…

Iris era sempre più svilita e cercava in continuazione motivi per continuare a lavorare lì…

Vedeva i colleghi esultare per essere riusciti a fare contratti dopo ore e ore di conversazioni strazianti, conversazioni prive di un vero dialogo se non quello che puntava sulla vendita del prodotto/servizio offerto…

Iris era felice per loro certo, ma si chiedeva come l’intera vita e l’intera felicità di una persona potesse basarsi unicamente sul numero di contratti fatti, (pagati tra l’altro malissimo)

… Per Iris era importante l’etica e non sopportava certi modi o tipologie di vendita, occorreva produrre contratti è vero ma aveva difficoltà a essere aggressiva al telefono, lei che per natura era l’emblema della dolcezza.

Sapeva perfettamente che doveva produrre ma a quelle condizioni faceva fatica…

Negli ultimi tempi le cose non giravano proprio a suo favore ma se le faceva piacere lo stesso… L’ambiente, il clima, i colleghi… Si rendeva conto che lei aveva ambizioni diverse dagli altri… Si faceva nel “cosiddetto mazzo” per il suo stipendio(o presunto tale) ma sapeva perfettamente che la sua strada era un’ altra:la scrittura.

Ebbene si… Le aveva tentate tutte per farsi passare l’idea di scrivere un libro o collaborare con delle testate editoriali ma non era mai riuscita rinunciare al suo sogno… E questo era decisamente il suo motivo di salvezza per limitare la rabbia, lo stress e i cattivi pensieri quando tutto andava storto.

Un grande grazie, era quello che sentiva di dire tutte le volte che in cuffia un potenziale cliente la elogiava a per la sua voce, la sua capacità di parlare ed essere chiara o i complimenti per il nome… e ovviamente per tutte le volte che portava a casa un contratto non forzato ma voluto realmente dallo stesso cliente.

Questa era la vera soddisfazione: dare quello che serve al momento giusto, alla persona giusta, un po’ come quando arrivi puntuale alla fermata del bus!

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