Silvana Maroni presenta “Lo sanno solo le stelle. Piccole storie in bilico tra scienza, fantascienza, mito superstizione e altre paranoie” edizioni Il Falò

Silvana Maroni presenta “Lo sanno solo le stelle. Piccole storie in bilico tra scienza, fantascienza, mito superstizione e altre paranoie” edizioni Il Falò

Oggi voglio presentarvi il libro di Silvana Maroni, un libro che racconta di storie che hanno una bellissima linea conduttrice : Le stelle, i sogni, le speranze.

Raccontaci di te Silvana…

È bello parlare di passioni, nella vita ne ho avute tante. Anzi potrei dire che mi riescono soltanto le cose che faccio con passione genuina, spontanea. Nelle altre cose sono abbastanza incostante.

Se dovessi parlare di me cosa potrei mai dire? PREGI: IRONIA sopra ogni cosa, leggerezza nell’affrontare le difficoltà (quasi sempre).Ritengo che riuscire a guardare il mondo con il distacco del sorriso sia il giusto approccio nella vita.

CAPACITÀ DI ASCOLTARE

SINCERITÀ

DIFETTI:

PIGRIZIA

SINCERITÀ

RIGIDITÀ nei confronti degli stupidi, gli ignoranti e di chi è in malafede. Non riesco ad essere diplomatica, o meglio, non più. Nella vita si cambia.

I miei Hobby: LEGGERE sicuramente, fino allo sfinimento. Scrivere, ascoltare musica (cantautori italiani e rock anni ’70, detesto i rapper, trapper e schifezze varie di moda oggi, nonché i vari D’Alessio, Marrone, Pausini, Tiziano Ferro ecc, insomma detesto quelli che vanno per la maggiore). Fare giardinaggio, ma anche cucinare, soprattutto inventando nuove ricette. Sono in pratica una vecchia signora un po’ burbera e non molto socievole, ancorata ai ricordi di gioventù, ma senza troppa nostalgia.

Amo tantissimo il mio cane, si chiama Dago ed è un setter inglese bianco e nero, ha un carattere impossibile. Morde chi gli è antipatico (forse vorrei farlo anch’io!). Sono un’insegnante, lavoro apparentemente banale e sicuramente bistrattato. Ma è il lavoro più bello del mondo. L’ho capito dopo un po’, all’inizio mi ci sono trovata dentro quasi per caso

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Silvana Maroni

Il tuo rapporto con il tuo lavoro, ti piace quello che fai? Per te è una passione vera o ti sei adattato al contesto in cui vivi?

 Come dicevo, mi sono trovata a fare l’insegnante per caso e necessità (citiamo anche i classici!) All’inizio mi serviva per arrotondare mentre proseguivo gli studi: volevo laurearmi anche in Astronomia e lavoravo all’Università nel dipartimento di Botanica (Sono laureata in Scienze Naturali). Poi le vicende familiari mi hanno costretta a scegliere un’occupazione stabile, ho intensificato le supplenze e in breve tempo mi sono ritrovata nella scuola vincitrice di un concorso ordinario, anzi di due.

Col tempo mi sono resa conto che è un lavoro bellissimo, che ti tiene viva e sempre giovane (anche adesso che sono alle soglie della pensione!)

Quanto è stata importante per te, Silvana Maroni la passione che hai messo in quello che stavi realizzando?

Qui si apre un mondo, potrei scrivere un libro e forse lo farò anche se la realtà mi annoia e non mi piace raccontarmi, in me la fantasia prende sempre il sopravvento. Avrai sentito parlare delle “scuole di frontiera” che poi magari sono ubicate nel centro delle città, spesso in quartieri disagiati. La frontiera sta nell’educazione, nel contesto sociale difficile, e succede di tutto. Quindi non parlerei di difficoltà, ma di una vera e propria lotta quotidiana, qualcosa si riesce a migliorare ma è estremamente difficile, il più delle volte tutto resta uguale, in pochi casi si riesce a “salvare” qualcuno, indirizzandone le scelte di vita. Bisogna agire sugli interessi, la fantasia, reinventarsi giorno dopo giorno. La scuola per come è pensata risulta noiosa e lontana dalla realtà, Comunque anche per uno studente soltanto vale sempre la pena provarci.

Ai giovani che si avviano nel percorso di insegnante suggerirei di mettere in primo piano sempre il rapporto umano con gli studenti, l’empatia. E di essere se stessi, le maschere si riconoscono subito.

Il tuo rapporto con la vita, il tuo motto, le tue credenze.

La vita va presa come viene, non ha alcun senso programmare le cose. Bisogna sperimentare anche gli errori, le scelte pericolose. Io credo nella forza di volontà dell’individuo. Anche nei confronti dei figli, è sbagliato cercare di spianar loro la strada, se non impari ad adattarti a situazioni sempre diverse, a superare gli ostacoli, non vai da nessuna parte. Non esiste il destino, il futuro lo creano le nostre scelte quotidiane.

Il tuo idolo, c’è qualcuno a cui ti ispiri per realizzare la tua vita?

Non mi ispiro a nessuno, anche se ammiro certamente tante persone. Se vuoi un nome ti dico Margherita Hack, in quanto ho la passione dell’astronomia in primis, ma anche perché si è rivelata una donna libera, che ha sempre detto ciò che pensava senza remore. Sincera, semplice e diretta.

Il libro, l’opera d’arte, o  la trasmissione televisiva/ radiofonica  (ecc…) più famosa che avresti voluto realizzare tu

“Cent’anni di solitudine” di Gabriel Garcia Marquez

 Non amo la TV

Silvana, la tua citazione famosa preferita

“Folle è l’uomo che parla alla luna. Stolto chi non le presta ascolto.”

W. Shakespeare

Uomo libero, amerai sempre il mare! Il mare è il tuo specchio: contempli la tua anima nel volgersi infinito dell’onda che rotola e il tuo spirito è un abisso altrettanto amaro. CHARLES BAUDELAIRE

Silvana, il tuo ultimo “successo” lavorativo, affettivo, quanto è il frutto della tua spontaneità ed esperienza e quanto invece è il risultato  di fattori esterni

Il mio ultimo successo lavorativo sarà andare in pensione e pubblicare i miei scritti. Sono sui social perché così riesco a seguire i successi dei miei studenti: lauree, master, lavoro, che in parte rivendico come miei.

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