Il 14 gennaio, fuori l’ EP di Testitosti con l’ omonimo titolo.
In questo mondo di banalità, a stupire per la sua originalità ed eccentricità musicale è Testitosti, al secolo Claudio Milici.
Questo coraggioso polistrumentista, è in grado di esibirsi in vari generi data la sua pluriennale esperienza musicale in tutta Italia ed anche all’ estero.
E’ stato proprio a New York che ha maturato l’ idea di incidere il suo EP che dal 14 di gennaio si potra’ ascoltare nelle migliori emittenti radiofoniche ed acquistare in tutte le piattaforme mondiali.
Il suo fine è trasmettere messaggi sociali positivi tramite la musica “tosta”, appunto.
Realizza testi autobiograci e giovanili, grazie alla sua creatività; è sempre desideroso di provare emozioni nuove e sensazioni musicali diverse creando un vero e proprio repertorio ricco di stimoli.
I suoi contenuti sono forti, a tratti malinconici ma sempre con lo stesso obiettivo: quello di dare positività con onestà ed consapevolezza.
La grinta è un’ altra sua caratteristica: nonostante Testitosti affronti tutto con serietà, le sue canzoni sono anche tripudio di leggerezza e brio.
Altra dote di questo particolare artista è la creatività nel cimentarsi nel mondo del beatbox: riproduce con la bocca suoni simili a strumenti veri ed elettronici che poi inserisce anche nei suoi brani.
Nell’ EP “Testitosti”, sono contenuti quattro brani ricchi di riff di chitarra e groove alternati tra il blues ed il funky pop.
– “Testitosti” è un pezzo di genere funky/rap che vede in primo piano un sapiente arrangiamento di fiati. Il messaggio positivo di questa song, consiste nell’ invitare a vivere in pieno e con convinzione la propria vita.
– “Manuele” è un altro brano funky/rap: un gioco, mix di ironia e rime alternate ma costruttive e piene di significato. E’ un inno che esorta a realizzare i propri sogni senza paura e frenesia, senza nessun punto di riferimento e dando importanza alle proprie azioni, al rispetto di sé e degli altri.
– “Infamous world” è un maliconico slow blues. Il testo racconta la storia di un hippy che si adatta ai tempi nostri con nostalgia ricordando il vissuto degli anni 70 e con la speranza di poter vivere l’ attualità, molto diversa da allora, con lo stesso spirito.
– “Vita nova” prende il titolo dall’ omonima opera dantesca. Anche in questo brano funky, i fiati si rincorrono magistralmente. E’ il racconto di una vita alla ricerca di se’ stesso che porta a dare una svolta alla monotonia ed all’ abitudine.
Si può dire con certezza che sia questo artista che le sue realizzazioni, non ci lasceranno indifferenti in quanto sono in grado di stupire e fantasticare.