In uscita l’undici marzo in radio e su tutte le piattaforme digitali il brano Like Aretha used to sing del duo The Jolly Shoes Sisters, una topical song “al femminile” dalla travolgente veste swing and roll.
Del brano, interamente scritto da Laura Fedele (e già premiato nel 2019 dalla Fondazione Estro Musicale, nell’ambito del concorso riservato agli inediti, sezione Jazz) è stata realizzata dal duo una nuova versione, accompagnata dal videoclip ufficiale, per la regia di Danilo Sbergia.
Registrato in presa diretta a Il Cortile Studio da Massimo Caso e Amedeo Bianchi, con la partecipazione di Franco Cristaldi al basso, il brano è distribuito dall’etichetta La Stanza Nascosta Recordsdel musicista e produttore Salvatore Papotto.
Special guest Enrico Rava, al flicorno.
Ho scritto questo brano appositamente per le Jolly Shoes Sisters- racconta Laura Fedele- seguendo le orme della tradizione ma inserendo anche un tocco di “modernità”. Il testo -tutto al femminile, coerentemente con il nostro progetto- prende spunto dalla discriminazione sessuale che ancora oggi, nel 2020, è purtroppo argomento più che mai attuale: in sintesi, è un grido di ribellione contro ogni forma di oppressione e repressione, fisica, mentale, umana e sessuale.
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IL PROGETTO THE JOLLY SHOES SISTERS
Il duo The Jolly Shoes Sisters nasce nel 2019 dall’incontro di Laura Fedele e Veronica Sbergia.Due anime jazz & blues dalla strepitosa vocalità, veterane dei palchi nazionali e internazionali.
Laura Fedele, cantante, pianista, fisarmonicista, autrice e docente, ha preso parte alla rassegna Just like a woman, al fianco di nomi quali Patty Smith e Dee Dee Bridgewater, al prestigioso Jazz and Heritage Festival a New Orleans, e a diverse edizioni del Festival Jazz di Ascona (CH).
Si è esibita alla Mozartsaal della Liederhalle a Stoccarda (D), al Casinò di Lucerna (CH), a Le caveau de l’Huchette (Parigi), al Jazz Club di Gent (Belgio) ed al Blue Note (Milano).
Ha all’attivo dodici album, due pubblicazioni didattiche e due spettacoli musical-
teatrali, 87 Tasti-Storie di vita e canzoni di Tom Waits -scritto insieme al regista Jacopo Boschini-e Sola con un cane: canzoni e dissertazioni tragicomiche sulla solitudine (andato in scena anche allo Zelig di Milano).
Tra gli artisti con i quali ha collaborato: Paolo Tomelleri, Giorgio Gaslini, Enrico Intra, Sandro Cerino, Rob Sudduth, sassofonista di San Francisco, già componente della band di Huey Lewis, e Alex Schultz, chitarrista swing-blues di Los Angeles; e ancora, nel 2011, Scotty Barnarth (attuale direttore della Count Basie Orchestra) e Scott Hamilton, nel 2011 e 2013.
Veronica Sbergia, cantante, ukulelista e suonatrice di washboard, è l’unica artista italiana ad aver preso parte al prestigioso Mustique Blues Festival (Caraibi) ed. 2012 e 2013.
Ha partecipato a numerose rassegne internazionali (tra le altre: Notodden Blues Festival, Shetland Folk Festival in Scozia, Lucerne Blues Festival, Cognac Blues Passion, The Big Wheel Festival on the Isle of Man (UK), Autumn in Blues in Poland, Primavera in Black a Barcellona, BluesBaltica a Eutin (DE), Pistoia Blues Festival, Porretta Soul Festival, Fylde Folk Festival, Sidmouth Folk Week, Divan du Monde di Parigi).
Nel 2013 ha vinto, con Max De Bernardi, l’European Blues Challenge e ricevuto L’Oscar del Blues dalla Kayman Records.
Tra i lavori discografici Alter (con gli F.B.A, 2004), Ain’t Nothing in Ramblin’ (2007), Veronica & The Red Wine Serenaders (2009,Totally Unnecessary Records/Audioglobe); D.O.C. (2011); Old Stories for Modern Times (2012), The Mexican Dress (2014), Live at Duse (2015)
Ha preso parte in qualità di vocalist all’ultimo album di Stefano Barotti (Il grande temporale, La Stanza Nascosta Records, 2020)
The Jolly Shoes Sisters propongono con invidiabile smalto interpretativo una selezione di hot jazz e swing. Restituiscono con spirito ludico le suggestioni di un periodo che va dai Roaring Twenties, “I ruggenti anni venti”, agli anni quaranta. Polistrumentiste e autentiche virtuose della voce, The Jolly Shoes Sisters coniugano tradizione e modernità.
The Jolly Shoes Sisters regalano all’ascoltatore un felice, talora serrato, interplay vocale e architetture pianistiche sofisticate e brillanti, puntellate dalla ritmicità primitiva e coinvolgente del washboard.
Alle riletture del canzoniere degli anni Venti- Quaranta, nelle quali sembrano convivere rigore filologico e gusto per la sperimentazione, si affiancano, in scaletta, brani originali.
Si tratta di vere e proprie topical song “al femminile”, sempre in linea, nelle sonorità, con le atmosfere musicali care al duo.
Credits of The Jolly Shoes Sisters
Like Aretha used to sing
Testo e musica: Laura Fedele
Laura Fedele: voce e pianoforte
Veronica Sbergia: voce e washboard
Franco Cristaldi: basso
Special guest: Enrico Rava, flicorno
Registrato in presa diretta a IL Cortile Studio da Massimo Caso e Amedeo Bianchi
Realizzazione videoclip: Danilo Sbergia
Vediamo cosa ha risposto questo simpatico duo alle domande di passione vera…
Ecco cosa ci ha risposto VERONICA SBERGIA 😉
Parlaci di te Veronica…
Curiosa, passionale, inclusiva. Difetti: impaziente, insicura,
instabile. Mi occupo di musica, il mio hobby è il macramè
Il tuo rapporto con il tuo lavoro, ti piace quello che fai? Per te è una passione vera o…?
Avendo la fortuna di occuparmi di cio’ che amo, ho un ottimo rapporto con
il mio lavoro, ovviamente non mancano i momenti di tensione e stress ma tutto viene
mitigato dalla passione che occupa la musica nella mia vita
Quanto è stata importante per te la passione che hai messo in quello che stavi realizzando?
Gli ostacoli ci sono, credo, in qualsiasi attività ci si imbatta, quindi, si,
anche nella scelta di fare la musicista a tempo pieno ci sono difficoltà da affrontare:
l’incertezza economica, il rischio di investire economicamente su un’attività per
essere al passo con le tecnologie e i tempi, fare parte di una categoria di lavoratori
poco o per nulla riconosciuta dalla Stato. La passione è stata fondamentale insieme
ad una buona dose di incoscienza. Per chi comincia un percorso nella musica
raccomanderei di essere caparbi, costanti, sempre professionali, in ogni circostanza
e crederci, crederci e crederci piu’ forte, avere il proprio obiettivo chiaro davanti agli
occhi. Le soddisfazioni non mancheranno.
Il tuo rapporto con la vita, il tuo motto, le tue credenze.
Cerco di vivere al 100% ogni giorno, oggi ci siamo e domani chissà! Credo
nel potere che abbiamo di cambiare le cose che non ci piacciono, anche
mentalmente. Credo nello scambio, nella forza che noi donne abbiamo di affrontare
anche le sfide più difficili con determinazione e senso di avventurz.
Il tuo idolo, c’è qualcuno a cui ti ispiri per realizzare la tua vita?
Ho molti idoli musicali ma la mia spiritualità è assolutamente personale,
cerco di essere migliore ogni giorno senza particolari esempi. L’educazione che ho
avuto sicuramente gioca un ruolo fondamentale.
Il libro, l’opera d’arte, o la trasmissione televisiva/ radiofonica (ecc…) più famosa
che avresti voluto realizzare tu
Amo molto la radio e avrei voluto realizzare la prima trasmissione
radiofonica in assoluto…essere pioniera di un mondo assolutamente fantastico.
La tua citazione famosa preferita
E’ la dose che fa il veleno – Paracelso
Contatti
Veronica – veronica.sbergia@gmail.com
Facebook – https://www.facebook.com/veronica.sbergia
laura fedele in tre pregi e tre difetti, hobbys…
Diretta, creativa, controcorrente… anche
Individualista, poco tollerante, sbadata Ci occupiamo di musica. Amiamo ballare, leggere, scrivere, dipingere, e “cazzeggiare” (si
può dire?)con gli amici.
Il rapporto con il tuo lavoro…E’ una passione vera o …?
Ci piace moltissimo, è una passione che ci accompagna da quando eravamo
bambine.
Avete incontrato degli ostacoli lungo il percorso?
Essere donna, e leader di ogni progetto musicale, non è stato sempre
semplice. L’ambiente musicale è ancora prevalentemente maschile; una sorta
di “scetticismo” da parte dei colleghi-a volte cosciente e a volte no- è sempre
dietro l’angolo. Più che la passione, in questo caso, è la professionalità a fare
la differenza. A chi sta iniziando, ora, direi: “Professionalità, tenacia e organizzazione del
proprio lavoro, sono le carte vincenti”.
Motto, credenze…
Innamorate della libertà e della giustizia, della natura e degli animali; poco
incline a conformarmi con “la massa”, credo nel detto “meglio soli che male
accompagnati”…
Idoli?
Non ho mai avuto idoli.
Il libro, l’opera d’arte, o la trasmissione televisiva/ radiofonica (ecc…) più
famosa …
Il brano “Lush life” di Billy Strayhorn.
Citazione famosa preferita
Il grado di civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali. (Gandhi)
L’ ultimo “successo”lavorativo…
Ritengo che qualsiasi successo sia dovuto ad una somma di elementi: capacità,
esperienza, tenacia, e una buona dose di fortuna.