The Midnight Sky: fantascienza d’autore ma con troppi dubbi

The Midnight Sky: fantascienza d’autore ma con troppi dubbi

The Midnight Sky è un film di fantascienza del 2020, diretto e interpretato da George Clooney, tratto dal romanzo La distanza tra le stelle (Good Morning, Midnight) scritto da Lily Brooks-Dalton.

Il film è una produzione Netflix visibile dal 23 dicembre. Le critiche sulla sceneggiatura sono contrastanti, ma tutti concordano sull’importanza del suo messaggio ambientalista.

The Midnight Sky: La trama

È il 2049 e una serie di cataclismi ha reso irrespirabile l’aria sulla Terra. Non si sa di preciso cosa sia accaduto, e questa è una delle prime critiche mosse al film. I sopravvissuti devono necessariamente rifugiarsi sotto terra, ma anche qui non si capisce bene dove e come. Augustine Lofthouse è un astronomo che sceglie di non seguire gli altri nei rifugi sotterranei, anche perché malato terminale.

Resta nella base di ricerca in Artide, unico luogo ancora abitabile del pianeta, da cui cerca di mettersi in contatto con la nave spaziale Aether, di ritorno da una missione su un satellite di Giove per verificare la presenza di un’atmosfera e di un clima adatti alla vita umana, ma gli astronauti non sanno quello che è accaduto sulla Terra (questo è un altro punto oscuro della trama) e sono convinti di tornare a casa.

Intanto, Augustine scopre che una bambina di nome Iris si è nascosta nella stazione scientifica e deve inevitabilmente prendersi cura di lei, perché non c’è nessun altro che possa farlo. Quella della bambina è una figura chiave dell’intero tessuto narrativo, ma non continuo nel racconto perché d’ora in avanti rivelerei sviluppi importanti della trama a chi ancora non ha visto il film.

The Midnight Sky: La recensione

Il tema della salvaguardia ambientale è il messaggio più importante del film, cui si ricollega la resilienza della razza umana, capace di adattarsi alle peggiori condizioni di vita. Lo stesso protagonista mostra di possedere uno spirito di sopravvivenza in grado di fargli superare le prove peggiori, nonostante sia in condizioni di salute molto precarie. “È un film di speranza”, ha dichiarato George Clooney. “Il messaggio è che ce la faremo. Tutti ci stiamo ponendo questa domanda e sentire una risposta positiva potrebbe essere d’aiuto”.

Come rilevato da molti critici cinematografici, la sceneggiatura ha effettivamente dei buchi neri, forse troppi, e lascia molte domande senza risposte. Ci si chiede sin da subito cos’è accaduto alla Terra? Dove sono questi rifugi sotterranei e perché l’aria lì è respirabile?

Come mai gli astronauti non sanno che la Terra è diventata invivibile? Non erano in contatto con la NASA? Sono stati abbandonati al proprio destino? Come può sopravvivere un uomo che cade nell’acqua dei ghiacciai artici, restando con i vestiti bagnati a una temperatura compresa tra i -10 e i -60 gradi? Ecco alcune delle domande che ci si pone al termine del film, ma a cui non c’è risposta.

Un buon editor non lascerebbe mai questi quesiti irrisolti e bacchetterebbe il proprio scrittore, fa meraviglia che una produzione di quel livello abbia invece scelto di non chiarire tutti i dubbi generati dagli stessi sceneggiatori. Questo fa perdere spessore a un film molto interessante e ricco di fascino. La fantascienza vuole sempre delle risposte, magari ai limiti della realtà, ma è importante che esse ci siano. Lo spettatore non deve ipotizzare o immaginare, ma sapere esattamente cos’è accaduto per poi giudicare. Questa superficialità della trama narrativa lascia più di una perplessità.

The Midnight Sky: In conclusione

The Midnight Sky si sta rivelando un grande successo per Netflix, se si considera che è stato visto da circa 72 milioni di case nelle prime due settimane di programmazione, un numero che lo rende uno dei film più importanti di sempre delle piattaforme streaming. Il film ha raggiunto la posizione numero 1 su Netflix in ben 77 diversi paesied è entrato nelle top 10 di 93 paesi in totale. Evidentemente, il tema fantascientifico/post-apocalittico, nonché la presenza di un attore amato come George Clooney, hanno funzionato presso il grande pubblico. Tecnicamente è un film di alto profilo, con ottimi interpreti, tra cui Felicity Jones, e una suggestiva e delicata colonna sonora scritta da Alexandre Desplat.

The Midnight Sky è un viaggio nel futuro prossimo della Terra, ma anche nell’animo umano. Il film ci invita a chiederci dove stiamo andando, verso cosa stiamo correndo, perché se è questo il futuro che vogliamo, è evidente che non abbiamo compreso il senso della vita. Questo pianeta ci è stato prestato per un tratto della nostra essenza, abbiamo il dovere di custodirlo e non il diritto di distruggerlo.

Quando un film fa riflettere e porta a considerazioni così profonde e importanti, vuol dire che ha raggiunto parte del suo scopo. George Clooney ha confezionato un ottimo lavoro, sia in veste di regista che in quella di attore, e se l’Oscar fosse un premio affidabile com’era un tempo, direi che questo film potrebbe ambire a diverse nomination. Ma questo è un altro discorso.

La sceneggiatura di Midnight Sky attinge ad altri titoli del genere sci-fi, penso a Interstellar di Nolan, a Mission to Mars di De Palma, a Gravity di Cuarón e, inevitabilmente, a 2001: Odissea nello spazio di Kubrik, ma questo non è un demerito. The Midnight Sky non ha la levatura dei titoli citati, ma si ritaglia un suo spazio nella fantascienza d’autore.

Il trailer italiano di The Midnight Sky

Tutte le foto inserite in questo articolo sono proprietà Netflix

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