Trunchell, Etc. fuori con “Truman Show” (Red Owl records/Visory Records/Believe Digital)

Trunchell, Etc. fuori con “Truman Show” (Red Owl records/Visory Records/Believe Digital)

L’eclettico ed incisivo Trunchell, Etc. torna con “Truman Show” (Red Owl records/Visory Records/Believe Digital), il suo nuovo singolo prodotto da Gaedi

Un pezzo intimo e sincero, che, spogliato da maschere e filtri, rappresenta il punto d’incontro tra anima e immagine, raccontando la persona, l’essenza di Francesco, dietro al misterioso personaggio di Trunchell.

Come dimenticare l’incredibile successo ottenuto con “Emily Norton”?

Il brano ha raggiunto centinaia di migliaia di streams in pochissime settimane. Il singolo ha scalato le migliori classifiche di fine 2021 entrando nei palinsesti delle principali emittenti radiofoniche italiane!

Trunchell, Etc. stupisce ancora questa volta con “Truman Show”!

Il singolo è una sorta di ritratto autobiografico. Un testo intenso in cui l’artista lascia spazio alle fragilità e alle vicissitudini del suo passato. Il singolo narra di un ragazzo che, come ogni altro, modella se stesso e il suo futuro tra debolezze e punti di forza. Si fanno i conti con la propria personalità  cercando di unire, quotidianamente, i tratti della sua unicità a quelli che lo accomunano alla società che lo circonda.

Come in un sequel di pellicole in cui protagonista e spettatore coincidono, “Truman Show” è suddiviso in 3 atti che si susseguono e portano in scena l’evoluzione umana. Si tratta di una vera e propria rinascita, mentale e spirituale, dove alle tenebre più arcane e profonde, narrate nel primo verso

«non sai cosa vuol dire soffrire d’ansia, sperare di morire mentre il giorno avanza» -.

fa seguito uno status di blocco emotivo – «cigolo, stando fermo sono in bilico» -, con la conseguente incapacità di esprimere i propri sentimenti -.

«se ti amo mi nascondo, come fossi muto non mi esprimo» – e le proprie emozioni –

«Silio, faccio guerra al mio ridicolo, modo di non dimostrare Scusa»

per sfociare e concludersi nella presa di consapevolezza, una coscienza che assume i tratti luminosi e illuminanti della verità e della speranza

«tu piovi quando nevica, sii la verità in questo Truman Show»

traducibili nella visione e nel calore di quello spiraglio di luce interiore in grado di illuminare paure e fragilità, rendendole presenze con cui misurarsi per migliorarsi ogni giorno, anziché nemici da combattere o fantasmi dai quali fuggire.

Il titolo del brano, chiaro e voluto riferimento al celebre film di Peter Weir del 1998 “The Truman Show”, premiato con tre British Academy of Film and Television Arts ed altrettanti Golden Globe grazie alla straordinaria versatilità interpretativa di Jim Carrey. 

“Con questo brano voglio inoltre sdoganare il concetto secondo cui essere in terapia equivalga ad essere “pazzi”.

“Ho cercato di spiegare che la salute mentale non può e non deve essere messa in secondo piano. L’ansia, la paranoia e l’auto-sabotaggio possono ridurti ad uno scheletro, esattamente come un cancro.

Spesso sentiamo il bisogno di fuggire da una routine che sentiamo artefatta, ma – esattamente come Truman Burbank -, abbiamo paura di cambiare.

Siamo troppo abituati a vivere così, in un modo che, come un quadro dipinto appositamente per noi, ci fa sentire, in qualche maniera, sicuri delle nostre insicurezze, ingabbiandoci giorno dopo giorno.

In “Truman Show” viene anche esposto un messaggio sociale, che l’artista spiega, concludendo:

«Siamo nell’epoca dell’apparire e ci scordiamo spesso che dietro un volto c’è un concetto, una storia. Tutti noi vogliamo far credere di essere felici anche quando stiamo morendo dentro o lo siamo già; di conseguenza, abbiamo la presunzione di giudicare ciò che non percepiamo. Siamo sicuri di condurre la nostra vera vita?».

Un quesito che può trovare risposta soltanto in seguito ad un’analisi onesta e sincera nei confronti di noi stessi, delle nostre aspirazioni, delle nostre aspettative e di ciò che stiamo facendo, nel concreto, per raggiungere, ogni giorno, la versione di noi che vogliamo essere.

“Truman Show” riconferma la sensibilità artistica e la raffinatezza autorale di Trunchell, Etc. L’artista coniuga con intelligenza e maestria, riferimenti letterari, storici, cinematografici e teatrali, verso un impegno sociale a cui tutti noi siamo chiamati ad adempiere.

Trunchell, Etc. supera ed elide, definitivamente, le barriere della paura, dell’esclusione e della ghettizzazione che ancora troppo spesso vengono innalzate contro tutto ciò che, per mancanza di conoscenza, comprensione e ascolto, viene etichettato come “diverso”.

Chi è Trunchell, Etc.?


Trunchell, Etc., pseudonimo di Francesco Truncellito, è un cantautore italiano nato a Matera il 06 Gennaio 2000.

Dopo una gavetta da musicista in diverse formazioni punk e alternative rock, nel 2017 inizia a dedicarsi alla scrittura, realizzando i primi testi e dando vita ad un particolare sottogenere del rap, l’“horrorcore”.

L’ evoluzione musicale di Trunchell, Etc lo porta a sperimentare più dimensioni sonore ed autorali, sempre connesse all’introspezione ed al linguaggio schietto e diretto tipici del rap. Le sue release, avvolte da sonorità creepy e malinconiche, sono un tuffo in un universo complesso, a volte quasi distorto, raccontato tramite testi saturi di citazioni storiche, bibliche ed esoteriche.

Trunchell, Etc. è un artista fuori dagli schemi, che disegna scenari intensi e convulsi attraverso il tratto di una penna sagace e pungente che affonda cliché e moralismi per portare a galla disagi, debolezze e tematiche scomode, con la consapevolezza che ciò che disturba smuove e la speranza di una presa di coscienza collettiva che possa trasformarsi in un futuro più attento e costruttivo.

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