Andrea Lupi, cantante romano presenterà questo 19 marzo il suo primo singolo “Frequentazioni migliori”.
Parliamo di lui e della sua vita, chi è Andrea Lupi?
Andrea Lupi si innamora della musica da giovanissimo iniziando a suonare il clarinetto, successivamente si dedica alla tastiera e infine sperimenta sopratutto il canto.
Un percorso ricco di colpi di scena: È stato frontman e co-autore del gruppo “NoiseBusters”, con cui ha all’attivo due album ed un singolo!
Andrea Lupi è stato anche finalista nazionale del “Cantagiro” edizione 2015, oltre ad un’intensa esperienza live che lo ha portato su svariati palchi romani e nazionali (tra gli altri quelli di Stazione Birra, Blackout, Zona roveri).
Recentemente di cosa si è occupato Andrea Lupi?
Nel recente periodo sono uscite le sue cover di “Eleanor Rigby”
dei Beatles (in pieno lockdown) e di “Stupendo” di Vasco Rossi.
Andrea Lupi e il presente, in cosa consiste il suo progetto?
Ora è in pieno svolgimento il suo nuovo progetto solista, ed il
primo singolo “Frequentazioni migliori” presente su Spotify e su tutti i digital stores.
La canzone è un pezzo indie-pop che costruisce intorno al basso unsound fatto di pad e sintetizzatori, che lo fa risultare, unito al testo, ironicamente cupo.
Ricordiamo che il brano, prodotto e registrato in piena autonomia dall’autore, è il primo inedito del suo nuovo percorso da solista, dopo le cover “Eleanor Rigby” e “Stupendo”, che
hanno totalizzato quasi 200.000 ascolti su Spotify.
Che tipo di messaggio vuole trasmettere “Frequentazioni migliori” ?
“In questo brano racconto da un punto di vista esterno il circolo delle scalate sociali, di una persona che cerca di sfruttare tutti il più possibile per arrivare sempre più in alto, ma che inevitabilmente finirà intrappolata in questo meccanismo, diventando così la parte sfruttata e buttata via quando non più utile”.
“Ho scritto questo pezzo – racconta ancora l’autore – perché penso fosse necessario
parlare di questo argomento in maniera diretta, essendo purtroppo un tema sempre
più attuale”
Andrea Lupi in pillole, chi sei? Cosa vuoi dirci di te?
Pregi: versatile, intuitivo, autoironico
Difetti: cocciuto (a volte), poco paziente, spesso pigro.
Il tuo rapporto con la musica come nasce questa tua passione?
Con la musica ho sempre avuto un ottimo rapporto, sia da ascoltatore che da musicista/autore. Direi che questa passione è nata ai tempi delle scuola medie, quando ho iniziato a suonare il clarinetto. Purtroppo questo strumento nel corso degli anni l’ho accantonato, ma mi sono avvicinato alle tastiere (cosa che mi aiuta molto nella produzione dei brani) e soprattutto al canto, dopodiché sono entrato in una band e da li ho cominciato a suonare dal vivo, poi a scrivere canzoni e a produrre musica, fino ad arrivare al mio progetto solista attualmente in svolgimento.
Di cosa ti occupi nella vita, cantante a tempo pieno?
Devo dire che in questo periodo il progetto musicale è in cima alle mie priorità, ho capito che se si vuole provare a fare qualcosa bisogna investirci più tempo ed energie possibili.
Il tuo idolo nel mondo dell’arte dello spettacolo
I Queen, Freddie Mercury senza dubbio. Ma da amante del cinema vorrei menzionare anche Clint Eastwood, uno dei registi più continui e longevi di sempre.
L’opera più famosa che avresti voluto realizzare tu
Esagerando, “Bohemian Rhapsody”, anzi, esageriamo al massimo, a questo punto tutto “A night at the opera”.
La tua citazione famosa preferita
Non so se è la mia preferita, ma dico: “Parlare in continuazione non significa comunicare” dal film “Se mi lasci ti cancello”.
Prossimi eventi
Ovviamente visto il periodo niente live, sperando si possa riprendere al più presto, quindi qualche intervista radiofonica, diretta Instagram, insomma, si continua la promozione di “Frequentazioni Migliori”.
Contatti
Potete ascoltare la mia musica su Spotify, Youtube e su tutti i digital stores, potete seguirmi su Instagram e ho appena aperto un sito/blog dove vi aggiornerò sui prossimi passi!
Cosa diresti a chi comincia un percorso come il tuo
Gli direi di mettercela tutta, a prescindere dall’approccio che gli è più congeniale, e di non concepirlo mai come un hobby, al contrario diventerebbe sempre la cosa da fare nel tempo libero, e questo è la strada più facile per perdersi.