Angelo Tartarella ci parla della sua passione per la scrittura

Angelo Tartarella ci parla della sua passione per la scrittura

ANGELO TARTARELLA AUTORE DEL SUO ULTIMO LIBRO “IL PESO DELLE NUVOLE PARLANTI” DESCRIVE QUANTO SIA IMPORTANTE LA PASSIONE NELLA VITA…

La passione è una forza che rende capaci tutti di noi di fare cose che se sono impossibili, almeno lo sembrano. Personalmente, non credo che si potrebbe vivere senza essere appassionati di qualcosa o, per quanto possa sembrare un cliché, senza un sentimento come la passione, in quanto può essere una risorsa fondamentale.

È grazie alla passione che riusciamo a trovare l’energia per continuare a inseguire i nostri sogni anche quando tutto sembra perduto e arrendersi sembra l’unica possibilità.

Io ho una grande esperienza con questa proprietà della passione. I miei primi due romanzi, “Il segreto del re” e “Amore contemporaneo” gli ho scritti durante la zona rossa.

Era un periodo brutto per tutti e senza le passioni, come i passatempi, molti di noi sarebbero andati in crisi chiusi in casa. Io mi sono rifugiato nella scrittura, oltre che nella lettura, ed è stato un grande investimento, dato che poi sono riuscito a pubblicarli.

Spendere del tempo e delle energie nelle proprie passioni è sempre un investimento, perché quello che realizzeremo sarà sempre una soddisfazione e ci permetterà di conoscere meglio quello che ci piace.

Ovviamente la passione è sfaccettata, può essere legata a un’attività come ai sentimenti e nei miei libri è quasi una protagonista secondaria.

“Il segreto del re” parla di un gruppo di amici che con passione insegue i suoi sogni e, crescendo, scopre la passione amorosa. Le due cose non sono in conflitto, nella loro vita, anzi, finiscono a collegarsi e ad amplificarsi a vicenda.

In “Amore contemporaneo” si parla di passione principalmente come di una forza travolgente che può sconvolgerti la vita e al tempo stesso fartela vivere più intensamente.

Ancora, nel mio terzo libro, “Il peso delle nuvole parlanti” la passione è al tempo stesso co-protagonista e sponsor, per così dire.

In questo saggio mi sono occupato di analizzare il ruolo storico dei fumetti nell’età contemporanea, analizzando, quindi, anche l’aspetto di questa realtà come passione che lega tante persone. A ciò, va affiancato il fatto che anche io sono un appassionato lettore di fumetti; se non lo fossi stato, non avrei mai approfondito questa realtà al punto da poterci scrivere un libro intero.

Da scrittore in Italia, inoltre, devo aggiungere che senza passione non puoi veramente fare nulla, perché è un paese che non riconosce lo scrittore come un lavoro e per questo non gratifica.

È la passione che permette a me, come ai miei colleghi, di insistere, di continuare a scrivere, anche quando il mondo dell’editoria sembra fatto al 70% di case editrici a pagamento e al 29 di realtà disinteressate agli autori emergenti, o a pubblicare autori che non sono già famosi in altri ambiti. La passione ricorda a tutti di non mollare. Le difficoltà di oggi sono le soddisfazioni di domani

“TU” in tre pregi e tre difetti, hobbys e di cosa ti occupi.

Sono curioso, energico e deciso, ma d’altra parte, posso essere ottuso, troppo emotivo e orgoglioso.

I miei hobby sono la lettura, ascoltare musica, guardare film e serie tv.

Sono uno scrittore, ho pubblicato due romanzi, “Il segreto del re”, un thriller noir, e “Amore contemporaneo”, una storia d’amore. “Il peso delle nuvole parlanti”, il mio prossimo lavoro in uscita, è un saggio sul ruolo storico dei fumetti nell’età contemporanea.

Il tuo rapporto con il tuo lavoro, ti piace quello che fai? Per te è una passione vera o ti sei adattato al contesto in cui vivi?

Quello che faccio mi piace tantissimo, scrivere è sempre stata la mia passione, ovviamente c’è stato e c’è sempre qualcosa da imparare e da migliorare, ma l’ho fatto e continuo a farlo con molto piacere.

Quali ostacoli, se ci sono stati, hai sperimentato durante il percorso e come li hai superati?

Il lavoro dello scrittore ha due tipi di ostacoli: quelli legati alla scrittura e quelli connessi al riuscire al farsi pubblicare. Per i primi, consiglio di leggere molto e scrivere ogni giorno, che sono le due regole della scrittura, oltre che a scrivere solo quello che si vuole leggere.

Riguardo ai problemi riguardanti al farsi pubblicare, qualcosa di molto più difficile in Italia che in altri paesi, il consiglio è un solo: non arrendersi, credere in quello che si fa e insistere sempre e comuque.

Il tuo rapporto con la vita, il tuo motto, le tue credenze.

Sono uno di quelli convinti che il tempo sia l’unica risorsa non riciclabile, per questo bisogna fare quanto più possibile quando lo si può fare. Credo questo possa essere anche il mio motto, almeno uno dei miei.

Il tuo idolo, c’è qualcuno a cui ti ispiri per realizzare la tua vita?

Alexandre Dumas padre, direi, è la mia ispirazione come scrittore. Qualcuno che ha scritto per tutta la sua vita, scegliendo il genere in base a quello che gli passava per la tesa, ma senza rinunciare a una vita avventurosa e piena di avventure anche romantiche.

Il libro, l’opera d’arte, o la trasmissione televisiva/ radiofonica  (ecc…) più famosa che avresti voluto realizzare tu.

Il libro che avrei voluto scrivere io è Da qualche parte suona un’orchestrina di Ray Bradbury. Una storia breve molto potente e davvero capace di esprimere alcuni concetti nella maniera in cui vorrei riuscire a scriverli io. Altri candidati sarebbero La città dei libri sognanti di Walter Moers e Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve di Jonas Jonasson.

La tua citazione famosa preferita

È meglio tacere e dare l’impressione di esser stupidi, che parlare e togliere ogni dubbio. (O. Wilde)

Il tuo ultimo “successo” lavorativo, affettivo, quanto è il frutto della tua spontaneità ed esperienza O…

Nonostante “Il peso delle nuvole parlanti” sia un saggio riguardante il ruolo storico dei fumetti nell’età contemporanea, posso vantarmi di aver avuto l’idea spontaneamente, dato che non è un tema trattato nella saggistica italiana.

Come ho però detto anche nei ringraziamenti, riconosco che l’averlo scritto viene sia dall’abitudine che c’è in famiglia di leggere i fumetti, che dall’impressione che tante storie a fumetti hanno lasciato nella mia memoria, nel corso degli anni.

Come è la tua giornata tipo?

Non direi di averne una. Almeno per il momento, riesco a gestirmela sempre in modo diverso, evitando di avere delle abitudini fisse.

Trovi il tempo per rilassarti?

Certo, ho sempre creduto che bisogni saper equilibrare divertimento e lavoro per poter essere felici e anche più produttivi.

Cosa sognavi da piccolo?

Di essere uno scrittore.

Cosa ti piace di più del lavoro che fai?

La possibilità di creare interi universi partendo da un foglio bianco.

Qual è il tuo mantra quotidiano?

Anche oggi siamo qui, quindi è meglio fare qualcosa che valga la pena.

Contatti

angelotartarella@outlook.it

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