Igor Nogarotto parla nel suo ultimo libro dei Lovecoach sui social.

L’autore del libro Manuale per cuori spezzati, Igor Nogarotto, pone in evidenza quanto la figura del Lovecoach sui social, sia diventata esponenziale. E’ davvero così utile? E se fosse solo un business in cui la spesa non vale l’impresa? Possiamo definirlo un bene o un male per le rotture sentimentali e per la salute di chi ne soffre?

Il libro Manuale per cuori spezzati, recentemente presentato da Gerry Scotti a Striscia la Notizia è un monito a riflettere sulla genuinità dei rapporti e della figura del lovecoach

Nogarotto ci mette in guardia:

“Attenzione alle truffe, c’è chi chiede più di 1.000 euro per la consulenza”.

Vi è mai capitato di vedere un video “motivazionale” di un Lovecoach sui social? Spesso danno consigli che ci spiegano che le relazioni interrotte si possono recuperare, che si può far tornare l’ex, proponendo metodi che si sviluppano con strategie sui social network. Sarà davvero così?

“Io vedo positivamente il parlare di rotture amorose sui social che sono uno strumento potente se utilizzato correttamente: la mia esperienza mi insegna che le persone che soffrono, guardando questi video e commentandoli, si sentono meno sole” esordisce Igor Nogarotto che lavora a stretto contatto con migliaia di “cuori spezzati” attraverso 2 grandi community da lui create su TikTok e Facebook denominate “Manuale per cuori spezzati LIVE“.

“Però bisogna capire se dietro a quelle proposte ci sono richieste economiche particolarmente esose che in maniera palese fanno leva sul dolore per lucrare: parecchi miei lettori mi hanno riferito di aver ricevuto richieste anche superiori ai 1.000 euro per consulenzeche, oltretutto, garantiscono il ritorno dell’ex. A queste proposte sono ovviamente contrario, sia per la spesa eccessiva sia perché è impossibile garantire di poter pilotare la volontà di un essere umano assicurandone il ritorno al 100%. In questi casi è una vera e propria truffa”

conclude.

Lo scrittore Igor Nogarotto ha recentemente scoperto una nuova patologia social, il Likeing ossia “Spiare i profili di chi mette Like sui post dell’ex“, un fenomeno ossessivo social attuato da chi viene lasciato, individuato anche sulla base della testimonianza di molti suoi lettori e follower che lo praticano.