Iris e gli iceberg: professione call center ep 4

Iris e gli iceberg: professione call center ep 4

Un’ altra settimana era passata e il lavoro in quel call center, era sembrato a Iris meno pesante del solito, infatti aveva trascorso un week end sereno, energizzante, in grado di restituirle il buonumore, aveva anche cercato di metter in pratica ciò che il corso online di crescita personale le aveva suggerito di fare, ora la sua attenzione era rivolta al come identificare gli iceberg…

iceberg

Ovvero… come non imbattersi in ulteriori situazioni negative?

Iris non voleva che il clima armonioso a cui tanto ambiva, venisse nuovamente sconvolto…

Saper gestire lo stress non è da poco, riuscire a cambiare comportamenti o azioni non produttive nemmeno, ma saper prevenire “gli iceberg” (sopratutto in un call center) sarebbe stato “impagabile.”

Cosa era successo nei mesi precedenti per voler “prevenire un iceberg?”

…Iris ne aveva viste tante nel suo ambiente e proprio per questo, proprio per preservare la sua salute psicofisica si era metaforicamente “tappata il naso” e aveva driblato tra gli ostacoli.

Sicuramente non voleva essere più il cestino della spazzatura di chiunque la vedesse come tale. Essere pacati, tranquilli o di supporto, non doveva diventare un’arma a doppio taglio per lei…La pausa pranzo aveva diritto di viverla come un’ora di ripresa e non essere assalita da colleghi che le confidavano quanto stessero male per una storia finita, o per i debiti che avevano contratto, l’ora di pranzo era sacrosanta…e tantomeno non desiderava essere interrotta da qualcuno dei colleghi mentre era in cuffia e stava parlando con un potenziale cliente…

Quando si accorgeva che era pressata da colleghi frenetici o troppo concentrati su quello che non andava nella loro vita, aveva imparato ad allontanarsi.

Alcuni però erano talmente presi dal loro vortice che non si accorgevano nemmeno che lei si era spostata, continuando a parlare anche da soli…

Iris non amava la solitudine ma aveva imparato che vivere con persone dall’energia pesante accanto, era deleterio.

Iris odiava i pettegolezzi o il dover “coprire le magagne in nome di un’amicizia mai esistita fino a quel momento”. Odiava la maleducazione e sopratutto odiava doversi esprimere con rabbia o cattiveria sul posto di lavoro per essere “rispettata”.

Persino al telefono era invidiata per il suo esser serafica, sbraitava e imprecava molto raramente.

Aveva maturato una tale corazza ai “vaffanculo telefonici” che quando le arrivavano scoppiava in una risata strozzata.

A volte riceveva alcune domande o osservazioni che la lasciavano attonita tanto dai colleghi quanto al telefono da potenziali clienti. In assoluto preferiva tra tutte, quelle chiamate in cui i titolari dell’impresa/attività/ le raccontavano tutta la loro vita in 10minuti.

Non acquistavano è vero…ma di sicuro le davano conferma quanto la sua voce fosse rassicurante. Capace di trasmettere fiducia a chi non poteva vederla dall’altra parte.

Già è vero, ma…come prevenire gli iceberg, le minacce, il rischio di non riuscire a produrre? La parola d’ordine era lungimiranza.

Era importante individuare gli iceberg. Questo le avrebbe permesso di evitare il pericolo e di sfruttare la situazione, occorreva del tempo per pensare e riflettere.

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