Luca Minola ha studiato Lettere e vanta una conoscenza dettagliata della produzione poetica italiana. La sua poesia accoglie un orizzonte decisamente nordico («L’azzurro in un periodo intermedio. / L’azzurro che si calpestava a maggio») e diventa «un canto insonne», aderendo disperatamente al sentimento. La dimensione amorosa è centrale, come in ogni poeta temerario.
Gli esiti felici delle liriche d’amore sono una prova in più della raggiunta maturità dell’autore. I versi possono restituire un segreto
(«Quello che conservano gli uccelli prima di partire: / balsamo che matura»)
basta che non ci si accontenti della retorica ma si sappia condensare l’esperienza senza pietà.