Giuseppe Cunico è un cantautore e batterista vicentino che offre attraverso questo brano una particolare visione dell’industria musicale moderna.
Giuseppe Cunico o come preferisce essere chiamato lui Beppe Cunico afferma «“Unleash the beauty” è una condanna nei confronti del lavoro fatto dall’industria musicale, che ritengo essere una filiera volta a promuovere spesso una musica priva di identità e creatività. Con questa canzone mi piacerebbe spronare artisti e sognatori a ribellarsi a questo meccanismo deleterio».
Il singolo è il secondo estratto dall’album d’esordio in uscita a metà novembre 2020 “Passion, Love, Heart & Soul”.
Si tratta di un disco che affonda le proprie radici nel prog/rock anni ‘70, affrontando tematiche che nascono da episodi di vita vissuta. Filo conduttore comune resta il voler comunicare sentimenti quali amore, amicizia e passione, ovvero la benzina ha permesso all’autore di affrontare tutti i momenti difficili del proprio passato.
Giuseppe Cunico, ecco per te qualche domanda curiosa per presentarti ai lettori di passionevera! Cominciamo 😉
“TU” in tre pregi e tre difetti, hobby e di cosa ti occupi.
Sono coraggioso, perseverante ed ascolto molto. Tendo a credere molto, forse troppo, nelle persone che, ogni tanto, se ne approfittano della mia disponibilità. A volte cerco scorciatoie per risparmiare tempo, con la conseguenza che non approfondisco nella maniera dovuta alcuni argomenti.
I miei hobby sono la musica ed il ciclismo; lavoro come pasticcere nell’azienda di famiglia, assieme a mia moglie e mio fratello.
Il tuo rapporto con il tuo lavoro, ti piace quello che fai? Per te è una passione vera o ti sei adattato al contesto in cui vivi?
Diciamo che mi sono adattato a questo lavoro, dal momento che una volta era doveroso aiutare nel lavoro di famiglia. Nonostante non sia stata una scelta parzialmente vincolata, ho sempre svolto il mio lavoro con passione, lavoro che mi ha comunque permesso di sviluppare anche la mia professione d’ingegnere del suono.
Quali ostacoli, se ci sono stati, hai sperimentato durante il percorso e come li hai superati? Giuseppe Cunico, cosa diresti a chi comincia un percorso come il tuo.
Quanto è stata importante per te la passione che hai messo in quello che stavi realizzando.
L’ostacolo più grande è stato riuscire ad incastrare tutto nel poco tempo libero, soprattutto imparare a suonare la chitarra. La gestione della bottega di famiglia spesso ti lascia veramente poco tempo per te, ed imparare uno strumento nuovo è stata una bella sfida, anche perché poi il mio primo amore musicale è stata la batteria, non uno strumento a corde.
Poi la mia passione per la musica è di nuovo esplosa dopo un concerto di Steven Wilson, il 26 aprile 2016 a Trieste, che è stato l’innesco che ha portato a questo disco. Dopo quell’incredibile esperienza mi sono messo ad imparare a suonare la chitarra e, appena apprese le basi, mi sono messo a scrivere. È stato come un fiume in piena, travolgente, come se il mio istinto di cantautore fosse rimasto sopito dentro di me in attesa di accendersi. Ho sfruttato ogni momento libero della giornata e, a volte anche della notte, per raggiungere questo ambizioso obiettivo. Questo sarebbe stato impossibile senza l’immenso aiuto della mia famiglia, che mi ha supportato in questo viaggio e mi ha permesso di raggiungere un risultato molto al di sopra delle mie aspettative.
Per me, fare il cantautore vuol dire essere sinceri e non porsi limiti, lasciare l’ispirazione e la mente viaggiare e catturare i momenti importanti. Io, a 52 anni, ho deciso di diventare cantautore, quindi non ci sono limiti d’età per fare musica, perché sono necessari solo quattro semplici ingredienti: passione, amore, cuore e anima.
La passione è l’essenza del fare musica, e riuscire a trasmetterla agli altri è una gioia immensa. Le mie canzoni sono intrise di passione. Sia nelle parti cantate che quelle strumentali si è sempre immersi nel mondo delle mie storie.
Il tuo rapporto con la vita, il tuo motto, le tue credenze.
Sono sempre stato un romantico, difatti il mio rapporto con la vita si basa su amore e gioia, soprattutto verso la mia famiglia.
Il mio motto è: “mai arrendersi e godersi ogni giorno amando la vita, le persone e la Musica”.
Credo nell’amore e nella sincerità.
Il tuo idolo Giuseppe Cunico, c’è qualcuno a cui ti ispiri per realizzare la tua vita?
I miei idoli, che sono anche i miei eroi, sono Phil Collins, Roger Waters e Steven Wilson. Loro, oltre ad accompagnarmi con la loro musica, sono stati delle ispirazioni importanti per le mie canzoni.
Il libro, l’opera d’arte, o la trasmissione televisiva/ radiofonica (ecc…) più famosa che avresti voluto realizzare tu
Amo e apprezzo le opere d’arte, leggo libri, guardo film e ascolto la radio ma l’opera che avrei voluto realizzare è solo la mia, perché è ciò che mi rappresenta pienamente.
Giuseppe Cunico, la tua citazione famosa preferita
Greg Lake, di Emerson, Lake and Palmer, disse:
“Noi facevamo musica per la bellezza, come degli artigiani.
E non ci piegavamo alle logiche del profitto”.
Il tuo ultimo “successo” lavorativo, affettivo, quanto è il frutto della tua spontaneità ed esperienza e quanto invece è il risultato di fattori esterni
La spontaneità e l’esperienza sono gli ingredienti fondamentali sia nel lavoro che negli affetti, ma è sempre un compromesso. I fattori esterni che possono intervenire, possono essere sia positivi che negativi, l’importate è saper integrarli se positivi, oppure reagirvi se negativi.
Prossimi eventi in cui Giuseppe sarai presente
Il 30 ottobre esce il secondo singolo “Unleash The Beauty”, assieme al video. Mentre il 27 novembre esce il mio primo album “Passion, Love Heart and Soul”, 11 brani di rock progressivo genuini e sinceri.
Più avanti arriveranno anche alcuni concerti per presentare l’album, ma al momento non possiamo pianificare nulla con certezza, vista la situazione sanitaria.
Contatti
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