Roberto Pezzini ha realizzato dei brani pregni di significato e dai temi molto attuali, spaziando da brani che ricordano il divertentismo di Elio e le storie tese a brani più densi dal testo forte, che induce a riflettere
“TU” in tre pregi e tre difetti, hobbys e di cosa ti occupi.
Qual è un pregio? Qual è un difetto?
Siamo sicuri che quello che qualcuno considera un difetto magari è un pregio per qualcun altro? O viceversa? Comunque pensare a miei pregi e difetti mi farebbe entrare in un loop di giudizi che preferisco non attuare, quindi lascio che altri lo facciano.
Hobbys non ne ho. Il tempo che ho a disposizione lo impiego con la musica, l’attivismo sociale (attraverso le varie associazioni con cui collaboro) e i piacevoli momenti che passo con la mia ragazza.
Detto questo, mi piacerebbe fare tantissime cose…
Il tuo rapporto con il tuo lavoro,Roberto Pezzini ti piace quello che fai? Per te è una passione vera o ti sei adattato al contesto in cui vivi?
Faccio il musicista e per ora il rapporto con il mio lavoro non è ottimo perché ancora non ci riesco a campare bene. Inoltre vorrei occuparmi principalmente di comporre e suonare, invece ad oggi mi devo occupare da solo anche di tutto quello che c’è intorno. Che è tanta roba.
Ho cominciato a scrivere canzoni a quattordici anni e ho continuato a farlo. Lo faccio per necessità, ma anche per “chiamata”. Penso che la responsabilità maggiore di un artista sia quella di dare voce. A emozioni, esperienze, sentimenti…ma anche dare voce per far parlare chi di voce non ne ha, per difendere, per accusare le ingiustizie…Facendo tutto questo con le parole, con la musica, ma soprattutto con i fatti.
Per quanto riguarda l’adattamento al contesto in cui si vive dipende da cosa vuol dire. Se vuol dire adattarsi alla società odierna e rispettare tutte le sue indicazioni, allora no.
La società odierna è malata e crudele. Basta guardarsi intorno e informarsi bene per capirne il degrado morale che tocca. E chi si adegua a tutto questo non si può definire sano di mente.
Lo so, sono parole dure, ma non possiamo restare indifferenti e vivere la nostra vita pensando solo al nostro benessere. Non funziona così. Purtroppo, essere brave persone non basta più. Non oggi. Quello che dobbiamo fare è mettere la faccia, schierarci a favore degli ultimi, contro le ingiustizie sociali.
Quali ostacoli, se ci sono stati, hai sperimentato durante il percorso e come li hai superati? Cosa diresti a chi comincia un percorso come il tuo. Quanto è stata importante per te la passione che hai messo in quello che stavi realizzando.
Non è possibile fare una lista di ostacoli che si sono presentati. Dovrei scrivere un libro, perché si tratta di anni. Anni in cui sono cambiate moltissime cose, sia dentro che fuori di me. Comunque posso dire che gli ostacoli più grandi sono stati quelli dati dalle forme pensiero a cui mi sono attaccato.
Gli ostacoli ancora non li ho superati, ma quello che sto facendo adesso per far si che la mia vita prenda una direzione chiara, è porre nuove cause.
Ogni effetto è generato da una causa. E la causa nasce sempre dall’interno. Quindi, se pongo in essere una causa di un certo tipo avrò un effetto di un certo tipo…
A chi comincia un percorso come il mio non posso dire nulla perché ogni percorso è personale e con mille variabili diverse. Se proprio devo dire qualcosa gli/le direi:
“Qual è la vera ragione per cui lo fai?”
e “Non ascoltare tutte quelle voci, interne o esterne, che ti portano a pensieri non costruttivi. Perché il pensiero produce la realtà”
Il tuo rapporto con la vita, il tuo motto, le tue credenze.
Non ho motti e non ho credenze. La mia spiritualità si basa su prove e fatti concreti di cui sono venuto a conoscenza. Ringrazio Dio per avermi messo su questo cammino e avermi dato la predisposizione a conoscere grandi maestri, grandi insegnamenti e persone con cui condividerli e confrontarmi.
Per quanto riguarda il mio rapporto con la vita posso dire che è ancora un po’ inquieto e questo è legato anche al fatto della mia situazione economico-lavorativa, ma è in continua evoluzione.
Il tuo idolo, c’è qualcuno a cui ti ispiri per realizzare la tua vita?
Ispirarsi a qualcuno per realizzare la propria vita porta fuori dal proprio sé, quindi non penso sia una cosa sana. L’unico modo di realizzare la mia vita è quello di abbandonami sempre di più alla grande Verità e sperimentarmi in essa, mettendo in gioco tutto. So che parlare di questo in poche righe può risultare poco comprensibile, ma come dicevo sopra, ci vorrebbe un incontro di ore per approfondire certi argomenti.
ROBERTO PEZZINI,Il libro, l’opera d’arte, o la trasmissione televisiva/ radiofonica (ecc…) più famosa che avresti voluto realizzare tu
Non ho nessuno di questi desideri. Avere il desiderio di qualcosa realizzato da qualcun altro che avrei potuto realizzare io, mi mette in una sorta di competizione o inferiorità. O in un qualcosa simile al rimpianto. Queste cose fanno male e non mi interessano.
Io voglio pensare a quello che devo fare io, senza occuparmi di paragoni con altre persone o situazioni. Come dicevo prima, ogni percorso è personale e ogni sfida è solo con sé stessi.
Posso dire invece che l’opera d’arte che vorrei realizzare è una canzone bellissima che possa raggiungere e scuotere le anime di quante più persone possibili. Autocitando il ritornello di un mio brano che uscirà nel prossimo album posso dire:
“Io vorrei un casolare con un cane e una ragazza che mi baci la mattina, nonostante l’alito. Non pretendo di essere speciale. Vorrei solo vivere una vita normale”
La tua citazione famosa preferita
Il caso non esiste. È una legge universale e non so se si può attribuire a qualche personaggio famoso che l’ha detta per la prima volta, ma io voglio attribuirla al maestro Oogway, la tartaruga di Kung Fu Panda.
ROBERTO PEZZINI, Il tuo ultimo “successo” lavorativo, affettivo, quanto è il frutto della tua spontaneità ed esperienza e quanto invece è il risultato di fattori esterni
Come dicevo sopra tutto risponde alla legge causa/effetto. Anche il “successo”.
La realtà esterna risponde alla realtà interna e ogni cosa avviene per una ragione. Ma queste “parole” vanno interiorizzate, consapevolizzate e messe tra i cardini dell’esistenza. Da qui poi si può cominciare a capire il perché si sviluppano o meno determinate situazioni.
Prossimi eventi
Per i prossimi mesi sarò interamente coinvolto nella promozione del singolo “Un ragazzo complicato” (disponibile in streaming/download e su YouTube), nella produzione del mio secondo disco (che uscirà nel 2021) e nella realizzazione di un video di una mia nuova canzone dal titolo “Polveri”, brano che si schiera apertamente contro l’incenerimento dei rifiuti.
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