Grande soddisfazione per il cantautore barese Luca Laruccia per aver superato i 100.000 ascolti su Spotify col singolo “Penelope”.
Si tratta di un bel riscontro che mette in luce che solo chi ama davvero fare musica, come Luca, può ambire a vette così alte.
Di fronte all’affermazione “è facile comparsi gli ascolti sui social” cosa ci ha risposto Luca…?
Luca, in molti sostengono che Spotify sia un mercato a cielo aperto dove chiunque può comprarsi gli ascolti. Tu cosa ne pensi?
Questo prima era possibile solo che Spotify ha aumentato i controlli ed il rischio che sia bannato il profilo è altissimo. Quindi un ragazzino alle prime armi può permettersi di rischiare soprattutto se ha fuori un solo brano, ma un artista con un profilo pieno di follower e brani se viene bannato poi deve ricostruirsi tutto da zero! Conviene? No!
COME RISPONDERESTI A CHI consiglia di comprare gli ascolti?
Gli ascolti comprati da ciò che leggo sugli studi di settore, provengono da nazioni tipo India Bangladesh ecc. Ergo se hai degli ascolti italiani reali effettuati da cellulare e non solo da pc, poi sei inserito in playlist editoriali oltre che da quelle degli ascoltatori, questo non si può comprare.
Poi comprare gli ascolti significherebbe spendere una cifra enorme per avere indietro cosa?
Il gioco non vale la candela. Poi sinceramente sono arrivato ad un punto dove la gente è abituata a vedermi in tv o ad ascoltarmi in radio pertanto si crea un collegamento diretto con gli ascoltatori.
Per rispondere alla tua domanda, infine, sconsiglio vivamente questa pratica per non incorrere in spiacevoli scivoloni (tanto la gente non è stupida)
luca, che emozione si prova quando si raggiungono certi risultati? prossimi lavori? Ep, singoli?
Quando si ha una casa discografica grande, una major come Sony Warner e altre, o quando si esce da un talent hai un’esposizione mediatica che ti porta dei risultati eclatanti, è il frutto di un qualcosa che è stato pagato o costruito.
Nel caso di Penelope, invece, posso dire che è stata prodotta da “Edamame Records” piccola etichetta indipendente di Roma del mio amico Simone Di Maria. Quindi ottenere questi risultati senza promozione, senza radio, che trasmettono costantemente il brano, mi rende fiero perché significa che alla gente è piaciuto, che la gente è andata a cercare e poi ricercare nuovamente il pezzo per riascoltarselo, il segno di essere arrivati alle persone e questo è più importante di essere arrivati altrove….
Sto lavorando come sempre insieme al mio amico Alex Carbonara a nuovi brani, siamo in procinto di lanciare nuovi pezzi ed il prossimo sarà ancora più intimo.
Per chi si fosse perso il video “Penelope”
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